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Le testimonianze di coloro che sono riuscite ad affermarsi
Essere donna imprenditrice è possibile
Contro i vecchi retaggi culturali
Essere qui oggi è molto importante per capire i diritti che noi donne nel terzo millennio siamo riuscite a conquistare con la fatica delle nostre azioni". Con queste parole Charlene Gioia, coordinatrice del gruppo culturale "Trinacria donne", ha inaugurato i lavori della conferenza "Lavoro femminile: tra determinazione e professionalità" che si è tenuto nei giorni scorsi nell'aula 5 di Villa Cerami, sede della facoltà di Giurisprudenza. "Credo non ci sia modo migliore di apprendere - le fa eco Loredana Giacolla anch'essa coordinatrice di Trinacria donne - che beneficiare degli interventi di chi è riuscito ad affermarsi senza farsi influenzare da antichi retaggi culturali".
Dopo i messaggi di saluto infatti si è passati alla fase operativa dei lavori. Ad alternarsi diverse relazioni svolte da donne che sono riuscite ad eccellere nel proprio campo professionale e conoscono perfettamente la tematica affrontata.
Ad aprire le danze Mara Maugeri, responsabile del coordinamento femminile della Cisl, con relazione dal titolo "Relazioni sindacali e mercato del lavoro" che ha messo in luce quanto ancora sia lontano il pieno raggiungimento dei diritti nell'ambito lavorativo. "Essere una mamma e una lavoratrice - ha affermato Mara Maugeri - continua ad essere per molte un problema. Nonostante i grandi risultati ottenuti nel corso degli anni in molti casi ancora i diritti di noi donne non vengono salvaguardati dai datori di lavoro".
Ma si parlava anche di esperienze positive: di donne che riescono ad affermarsi diventando imprenditrici dalla grande fama. A dichiarare ad alta voce come essere donna non debba precludere la possibilità di fare impresa è stata Simona Pulvirenti, responsabile Sviluppo Italia Catania, con la relazione "Diventa imprenditrice di te stessa". Un lavoro che ha fatto notare come per le donne vi siano le possibilità d'affermazione e come anche il governo regionale si sia accorto del mondo femminile che viene agevolato con quello giovanile grazie alla legge regionale 23 del dicembre 2008 che consente particolari agevolazioni a queste categorie. Nel corso dei lavori anche una visione su quanto giornalmente le donne devono affrontare. Infatti, come già anticipato, nonostante i grandi passi avanti ancora molto rimane da compiere. Una delle pratiche maggiormente applicate nei confronti del mondo femminile è quella del mobbing. Una serie di interventi volti ad ostacolarne il regolare svolgimento delle attività lavorative che spesso si configura anche dal punto di vista sessuale. Ancora da questo punto di vista non esiste una normative univoca che riesca ad inquadrare un fenomeno che, nelle sue forme più radicali, isola la donna nel posto di lavoro impossibilitandone il ruolo attivo nell'attività lavorativa.
Insomma tanti passi avanti e molto da fare per le donne che, dopo anni di lotta, sono passate da casalinghe senza possibiltà di scelta a imprenditrici di se stesse capaci di sfruttare le proprie caratteristiche sul posto di lavoro. Ma la donna non si configura soltanto come lavoratrice. Per questo motivo l'associazione ha presentato altre conferenze.
La prossima sarà quella che dovrà affrontare il ruolo della donna nel mondo mediato odierno. "Obiettivo diva: le adolescenti allo specchio" sarà infatti il tema della prossima conferenza del 9 maggio che vedrà analizzata la corsa delle adolescenti verso i propri stereotipi mediatici spesso ricorrendo anche al bisturi per perfezionare il corpo.
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