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Questa estate a Catania nessun evento culturale
Niente cultura a Catania, o quanto meno, niente assessore con delega alla cultura. Dopo le dimissioni della stilista Marella Ferrera, a suo dire poco propensa alle faccende "politiche", una delle deleghe più importanti per Catania, soprattutto in vista dell'estate e, si presume, dell'arrivo di migliaia di turisti, non c'è un delegato del sindaco destinato a studiare, programmare, organizzare, eventi di rilievo che possano tirar fuori la città etnea dal torpore culturale in cui sembra essere piombata da anni.
Non che la stilista, che dopo le dimissioni è comunque rimasta in veste di "consulente" del sindaco, avesse rappresentato chissà quale svolta per la città, o avesse organizzato chissà quale evento indimenticabile (va bene, è stata una delle organizzatrici della mostra di Modigliani, ma non può certo ridursi all'esposizione di qualche dipinto o di qualche scultura, l'offerta di una città caratterizzata in passato da un grande fermento culturale e che continua a definirsi a vocazione turistica), ma era pur sempre un riferimento, un punto fisso cui rivolgersi in caso di idee.
Oggi, invece, la delega alle attività culturali, pomo delle discordia all'interno della Giunta stancanellina, la detiene lo stesso primo cittadino, il politico che si divide tra Roma e Catania - ultimamente anche Londra dove ha partecipato alla Final Conference del progetto europeo GRABS - Green and Blue Space Adaptation for Urban Areas and Eco Towns - e che sembra più impegnato a sedare gli animi accaldati dei catanesi, che un giorno sì e l'altro anche assediano Palazzo degli Elefanti con richieste e petizioni, che a organizzare eventi di spessore per animare l'estate catanese.
E il risultato dell'inesistenza di progetti sembra racchiudersi tutto nelle manifestazioni organizzate al centro, in zona "movida", per l'imminente stagione estiva: tra questi, il concorso nazionale "Miss Ragazza Fashion 2011", roba da paesino di qualsiasi entroterra.
Come sembrano lontani i bei tempi dei concerti organizzati al Porto o degli spettacoli in piazza, insomma della cultura targata Catania.
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