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Un ottimo strumento contro lo sfacelo causato dai centro commerciali "sintetici"
Nasce il centro commerciale naturale di Catania
Rendere commercialmente appetibile il centro storico di una città e un fatto assolutamente importante. Ma per farlo occorre seguire delle regole ferree: viabilità scorrevole e sicurezza; buone offerte e attrazioni. Le prime sono a carica dell'amministrazione pubblica, le seconde dei commercianti. Sulle attrazioni il comune può dare un contributo magari, se possibile per legge, pagando spese di servizi e cose simili. Vedrà presto la luce il primo centro commerciale naturale della città, quello chiamato Etnea.
L'obiettivo è il ritorno della gente nelle vie della città storica si agirà su diversi fronti e tante sono le iniziative in cantiere. Si punterà ad una migliore mobilità, anche con l'uso dei taxi collettivi, con l'accordo con le rimesse private per parcheggiare le auto. L'animazione, che sarà anche inserita nel cartellone delle manifestazioni estive catanesi, favorirà l'afflusso della gente. L'area del consorzio "Etnea" comprende buona parte del centro storico e in particolare via Etnea, Spedalieri, Euplio, Montesano, Collegiata, da piazza Stesicoro e fino al viale XX Settembre.
"Il centro commerciale naturale - spiega Domenico Ferraguto, commerciante del centro storico - nasce con l'obiettivo di creare un network delle imprese per sviluppare delle strategie per rendere commercialmente appetibile il centro storico di Catania. E questo può avvenire attraverso una serie di interventi partendo dal decoro, dalla pulizia, dalla sicurezza e dalla lotta all'abusivismo".
"Il centro commerciale naturale - continua Ferraguto - è un soggetto giuridico ben delineato dalla legge regionale ed è un ottimo strumento contro lo sfacelo causato dai centro commerciali "sintetici". Alla base devono essere una serie di iniziative anche basati su eventi che sappiano attirare le persone e quindi, la comunicazione gioca un ruolo chiave. Una parte dei queste iniziative sono quelle delegate al comune, prima fra tutte quella del controllo del territorio. Un progetto che si deve realizzare a quattro mani e nel quale le imprese possono diventare veri attori per costruire il futuro di questa città insieme all'amministrazione comunale"
di Giovanni Iozzia. Pubblicato in Cronaca il 10/06/2011
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