Arrivano le ferie per gheddafine e parlamentari: in pellegrinaggio a Tripoli e Gerusalemme

Le tanto agognate e "meritate" ferie estive sono arrivate anche per i nostri parlamentari che faranno ritorno in aula il 12 Settembre. Un periodo di inattività istituzionale decisamente lungo se si tiene conto del cagionevole stato di salute del nostro Paese. La data di rientro è stata frutto però, come ha sostenuto Francesco Cicchitto, di una "valutazione seria": dal 3 al 9 Settembre 170 parlamentari andranno in pellegrinaggio in Terra Santa. Circa la "serietà" della decisione e dell'evento, il lettore è libero di interrogarsi. La "spedizione" bipartisan, appuntamento fisso dal 2004, è stata organizzata dal vice presidente della Camera Maurizio Lupi.
Il deputato ciellino ha definito il viaggio "un piccolo segno di testimonianza compiuto da persone che hanno una responsabilità particolare". Proprio in virtù delle responsabilità di cui sono investiti i nostri politici lo slittamento del rientro a Montecitorio era da evitarsi , ma del resto, tutti preferiscono risparmiare qualcosa e non prenotare viaggi sotto ferragosto. In questo caso anche chi ha una indennità di alcune decine di migliaia di euro mensili.
Ma si sa la crisi,è crisi per tutti. Un'altra meta di "pellegrinaggio" molto gettonata negli ultimi tempi è Tripoli. Dai giornali apprendiamo che le famigerate gheddafine, tre modelle rese celebri dai fasti del colonnello in visita a Roma qualche mese fa, si sono recate in Libia sfidando i bombardamenti per sostenere l'amato dittatore caduto in disgrazia.
Le tre ragazze, accompagnate da Alessandro Lordero, titolare dell'agenzia Hostessweb, hanno intenzione di produrre una serie di documenti finalizzati a testimoniare la difficile condizione libica. Insomma gli italiani posso dormire sonni tranquilli, i parlamentari vanno in vacanza? Bene, della politica estera si occuperanno le nostre giovani modelle.
Basta polemiche sul viaggio in Terra santa, in fondo vista la situazione disperata non ci resta che attendere un miracolo, forse è proprio questo il senso della spedizione dei 170.

di Roberta Fuschi. Pubblicato in Cronaca il 05/08/2011