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Colpa dei parchi commerciali che crescono come funghi
Botteghe del centro in crisi
Se inizialmente l'apertura di nuovi centri commerciali non era stata additata come causa principale del disagio economico in cui versiamo,adesso è considerata sicuramente uno dei fattori discriminanti la zona del centro.Come se non bastasse alcune attività si stanno spostando verso la zona industriale e le aree limitrofe,dove stanno nascendo nuove strutture commerciali oltre a quelle già realizzate. Abbiamo chiesto a Marco Conte - titolare della tradizionale Salumeria Genovese Dagnino - in che misura i centri commerciali hanno arrecato danno alle botteghe centrali.
"Sono riusciti ad allontanare un'ampia fascia di pubblico offrendo la comodità del parcheggio riducendo così il volume di affari dal centro di Catania,mentre, per quanto riguarda l'offerta,escludo che possano offrire servizi migliori rispetto a quelli che noi eroghiamo".
"Sono stati danneggiati sopratutto i piccoli esercizi specializzati nel settore alimentare - aggiungono Giovanni Marchese e Pierpaola Gerbino, proprietari della Salumeria Caronda -. Crediamo che una parte della soluzione potrebbe consistere nel piano urbanistico in quanto la città non offre molta scelta e lo si evince dal danneggiamento del centro storico rispetto agli anni passati:illuminazioni carenti,strade distrutte, parcheggi inesistenti. Questi centri sono stati favoriti e facilitati in tutti i settori,e le piccole botteghe annientate soprattutto nella branca delle cibarie. Il motivo non può certo risiedere nella superiorità numerica:i pizzicagnoli sono stati difatti ridotti al minimo non essendo stati in grado di reggere la competizione causata dalla proliferazione dei centri commerciali che offrono lavoro ai giovani,ma si tratta pur sempre di occupazioni temporanee che non regalano uno sbocco sicuro per il futuro; altro elemento che non facilita certo la nostra situazione è rappresentato dagli affitti esosi che il nostro guadagno riesce a stento a ricoprire; non possiamo neanche godere di prestazioni ottimali essendo l'illuminazione un servizio carente,a differenza della periferia che pullula di infrastrutture. Da ciò ne conseguono decadimento e crisi: turisti,visitatori e cittadini in generale non sono invogliati a godere di una passeggiata per il centro storico. Gli empori alimentari del centro offrono un servizio migliore rispetto ai centri commerciali in veste di qualità e cortesia. La maggior parte di queste botteghe artigianali - concludono - sono a conduzione familiare e una chiusura forzata danneggia l'economia di una famiglia,così come avviene per un dipendente che viene licenziato da una grande impresa".
di Maria Luisa Sisinna. Pubblicato in Cronaca il 26/08/2011 Scarica il pdf
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