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Il Catania di Pulvirenti di nuovo ai nastri di partenza della Serie A
Rossazzurri: pronti? Via!
Parte da Parma l'avventura in Campionato
Si riparte da Parma. E come ogni anno con tante speranze e poche certezze sul rendimento che potrà avere il Catania. In 5 anni di Serie A infatti abbiamo imparato bene che non bisogna farsi nessuna illusione su dove possono arrivare i rossazzurri e che i proclami per una salvezza tranquilla per poi puntare all'Europa fanno più male che bene a una squadra che ha ancora solo piccole ambizioni. Una piccola grande ambizione è quella di restare quanto più possibile in A, lottando e soffrendo per questo posto al sole un tempo inimmaginabile. La stabilità societaria e la costruzione del centro sportivo sono i pilastri sui quali continuare a costruire questi piccoli sogni. Poi c'è il lato sportivo della questione, quello più tangibile e che coinvolge inevitabilmente il cuore dei tifosi. La squadra quest'anno si presenta non molto rinnovata, e questo può essere un vantaggio ma anche un limite. Non abbiamo mai assistito in questi ultimi anni a stravolgimenti nella rosa etnea ma mai come in questa estate il mercato in entrata ha latitato. L'acquisto di Suazo è stato infatti l'unico colpo a sorpresa dell'estate rossazzurra,peraltro nata sotto cattivi auspici dopo la lite da telenovela tra Lo Monaco e Pulvirenti. Le basi del progetto rossazzurro per la stagione 2011-2012 sono state però poste alla fine della scorsa annata con l'arrivo in panchina di Montella, un allenatore che si inserisce in pieno nel solco tracciato dalla società etnea negli ultimi anni per quanto riguarda la guida tecnica della squadra. Adesso non ci resta che aspettare gli ultimi giorni di mercato e la prima giornata di campionato per capire davvero se si è sulla giusta strada (dal punto di vista tecnico e dell'organico) o se bisogna fare ancora degli accorgimenti. Intanto la prima uscita ufficiale in Coppa Italia è andata molto bene. Contro il Brescia gli uomini di Montella hanno avuto la meglio in extremis ma al termine di 90 minuti entusiasmanti. Un risultato stretto per la formazione rossazzurra che nel corso dell'incontro ha dominato e creato diverse occasioni da rete, colpendo per tre volte (con Ricchiuti, Maxi e Spolli) i legni della porta. Un Catania propositivo e aggressivo quello visto al Massimino, da registrare solo in difesa. Come nelle amichevoli estive ci sono state infatti troppe amnesie che contro squadre più scaltre e in forma del Brescia potrebbero essere pagate a caro prezzo in un campionato che nella prima fase riserverà al Catania partite già importanti contro formazioni dello stesso rango. Bisogna mettere fieno in cascino in autunno in vista dell'inverno e partire col piede giusto sarà quindi fondamentale.
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