Le ragazze di Maurizio Imperio sconfitte nella fase finale. Una stagione comunque da incorniciare

Wild Think Catania Softball: sfumata la A

Non è andata come sperato, ma la stagione 2012 resta comunque un'annata da incorniciare. La corsa alla serie A delle Wild Think Catania Softball si ferma alle semifinali, dopo due sconfitte che lasciano ancora l'amore in bocca tra le etnee. Due KO, dove però le bianco - royal si sono battute duramente, mostrando di avere ugualmente le qualità necessarie per la serie A. Le ragazze di Maurizio Imperio sono state sconfitte per 7-5 dalla Polisportiva Supramonte e per 8-5 dal Chieti. Al centro sportivo "Giulio Onesti" dell'Acqua Acetosa a Roma, si è respirata aria di grande softball: il primo match ha visto le etnee in vantaggio per 1-0 per cinque inning, vantaggio che si è poi incrementato sul 2-0. Le avversarie hanno poi al quinto inning ribaltato il risultato portandosi sul 5-2, ma la grande voglia di ottenere un risultato prestigioso ha portato le catanesi a cercare ed ottenere il pareggio per 5-5. Resta il rammarico quindi per gli ultimi due punti realizzati dalla Polisportiva Supramonte nel corso del sesto e settimo inning, costati il match alle bianco-royal. Nella seconda partita, giocata subito dopo la prima con le etnee stanche e non abituate al doppio confronto, le ragazze di Imperio sono invece sempre state costrette ad inseguire non riuscendo mai a trovare l'occasione giusta per far proprio il match.
"Non è andata come avremmo voluto. - ha sottolineato il Manager Maurizio Imperio - Abbiamo pagato la difficoltà del doppio incontro in un'unica giornata, il nostro campionato non ci ha abituato a giocare due partite a distanza di poche ore. È andata male, ma abbiamo combattuto molto in entrambi i match e purtroppo resta il rammarico di aver rincontrato due squadre alla nostra portata e non essere riusciti a batterle. Il punteggio, in qualche maniera, testimonia la bontà del nostro organico. Le ragazze hanno reagito quando si sono trovate in svantaggio, ma forse è mancata la battuta decisiva e abbiamo pagato in maniera un po' troppo eccessiva un po' di emozione. C'è delusione, ma l'esperienza ci ha fatto capire quali sono i limiti e quali gli aspetti tecnici da migliorare. Era la prima volta che ci confrontavamo con qualcuno fuori dalla Sicilia e abbiamo capito che possiamo farlo alla pari solo aggiustando qualcosa. Adesso ci aspetta un periodo di riflessione per ripartire ancora più forti. Questa esperienza romana ci ha insegnato che non abbiamo un vuoto incolmabile rispetto alle nostre altre contendenti, ma che col duro lavoro, quello che abbiamo sempre fatto, possiamo rispettare i nostri programmi cioè raggiungere la serie A in tre anni dalla nascita della nostra formazione".
Brave lo stesso quindi le etnee che adesso dopo un breve periodo di riposo si ritroveranno con lo stesso spirito per lavorare ad una squadra ancor più competitiva.