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Grande prestazione della squadra e di Papu Gomez
Vola il Catania
Sabato a Cagliari, poi Chievo e Palermo
Alejandro Gomez
Un grande Catania strapazza la Lazio con quattro gol e fa dimenticare i torti arbitrali subiti nelle ultime giornate. In particolare quelli con la Juventus. Questa volta l'ottimo arbitraggio di Paolo Silvio Mazzoleni da Bergomi che non ha negato a Alejandro Gomez un gol sacrosanto, timore non infondato visto i precedenti, e concesso un rigore altrettanto giusto. Ma il dato di fato più importante è la grande prestazione del Catania che ha praticamente demolito una Lazio che, pur considerata una delle squadre più forti del campionato, è letteralmente crollata sotto i colpi di Gomez e compagni. Una prestazione collettiva maiuscola dalla quale emerge con prepotenza proprio il "Papu" che è stato semplicemente splendido. Due gol (la prima doppietta in Serie A), un assist e una partita giocata a ritmo indiavolato. Ma, come detto, l'intera squadra ha giocato benissimo, interpretando alla perfezione il 4-3-3 classico voluto da Rolando Maran. Mai la Lazio era stata sconfitta così largamente dal Catania e il 4 a 0 di domenica è stato il settimo che i rossazzurri hanno realizzato nella storia della loro Serie A. Il più clamoroso resta quello inferto al Palermo alla Favorita nel 2009 ma non bisogna dimenticare gli altri cinque ottenuti in casa con il Bari nel 2010, di nuovo con il Palermo nel 2011 e con il Genoa nel 2012. Nel passato quattro gol (senza segnarne) li avevano subiti il Vicenza nel 1960, la Roma e il Bologna nel 1965. La vittoria più larga resta il 5 a 0 rifilato all'Udinese il 3 ottobre 1954.
La squadra gioca in scioltezza, con fantasia all'interno di un disegno tattico molto ben concepito. Impegno, idee chiare, serenità fanno di questo Catania un piccolo gioiello del calcio italiano che adesso si ritrova a ridosso delle grandi. Le altre solo alla pari, cioè Parma e Atalanta. Il Milan è ancora dietro.
Raggiante Maran e ancora di più il presidente Pulvirenti. Una vittoria che ha cancellato tante amarezze. E la "panolada" per protestare per i torti subiti contro la Juventus. Ormai non importa più ma serve, con rispetto e educazione, a ricordare ed a invitare ad una maggiore attenzione. Sbagliare è umano, si suol dire, ma perseverare è diabolico. Domani, alle 18, il Catania andrà a Cagliari nella speranza di fare bottino pieno per la prima volta in questo torneo. Domenica 18 novembre, alle 15, al "Massimino" contro il Chievo per vendicare la doppia sconfitta patita lo scorso anno. Sabato 24, alle 20,45, infine a Palermo per un derby di fuoco.
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