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La formazione di Nino Pulvirenti entra tra le 7 più forti squadre italiane
Settimo posto per il Catania e i tifosi sognano il primo
Lucas Castro
La formazione di Nino Pulvirenti entra di diritto tra le sette sorelle d’Italia. Gli etnei vincono, convincono, ma quel che è certamente più gratificante lo fanno regalando spettacolo al Massimino. Il ritorno a metà tra il romantico e il nostalgico di Montella a Catania, ha regalato emozioni ed alla fine, tanto per non farsi mancare nulla anche sfottò e applausi. Il Catania si è dimostrato caparbio più che mai. Il risicato 2-1 alla Fiorentina (gol di Migliaccio, Legrottaglie e Castro), ottenuto con innumerevoli assenze, premiano la squadra non solo dal punto di vista tecnico. Passione: questo sentimento non è mancato ad una squadra, il Catania, che senza Lodi, Bergessio, Almiron e Marchese (assenza inaspettata ne parleremo dopo, ndr) è stata in grado di battere una diretta concorrente per l’Europa. Un gruppo, quindi, che sta facendo un grandissimo campionato e può anche lottare per raggiungere una posizione che potrebbe regalare un sogno chiamato Europa League. La più grande sorpresa dell’anno è certamente il Catania e la conferma è arrivata proprio con la vittoria di domenica scorsa sulla Fiorentina di Vincenzino Montella. Per l’ex areoplanino, che è stato vittima della sua stessa arma, quella “riMontella” che l’anno scorso aveva fatto di questa squadra la più vincente in recupero, è arrivato qualche fischio, ma anche tanti applausi. Certamente, grande segno di maturità del pubblico etneo gli sfottò di fine gara ad indirizzo dell’ex allenatore rossoazzurro. Al gol di Castro, il quarto in questa stagione, lo stadio è esploso in un fragoroso applauso e in un coro che ha fatto sorridere lo stesso allenatore viola: “salta con noi Mister Montella”.
Un Montella così sorridente a fine gara, non si era mai visto: ha anche abbracciato Maran a fine partita e fatto pace con il presidente Pulvirenti, con il quale aveva litigato dopo la sua fuga estiva. Il suo passaggio alla Fiorentina, i tifosi lo hanno legato al dito, ma la vittoria che ha consolidato il settimo posto dei rossoazzurri con il raggiungimento dei 35 punti, che significano meno 5 alla salvezza, hanno certamente fatto dimenticare quanto successo in estate.
La sfida è stata adrenalinica e il risultato ha lasciato poco spazio al ricordo. Inoltre Maran con questa vittoria ha ancora una volta dimostrato di saper far meglio del suo predecessore ed è ancora di più entrato nel cuore dei tifosi. Il Catania che lotta, a tutti gli effetti per l’Europa, conosce i nomi blasonati dei suoi avversari: Milan, Fiorentina e Roma, mentre ad inizio stagione si pensava dovesse guardarsi da Pescara, Siena, Genoa e Palermo. A fine gara però, arriva un fulmine a ciel sereno per la squadra etnea. È esploso, come dicevamo il caso Marchese. Il terzino originario di Delia nella sfida vinta dagli etnei 2-1 sulla Fiorentina non è stato schierato tra gli undici titolari e a fine gara il tecnico Rolando Maran ha spiegato perché. “Si è rifiutato di giocare in un ruolo non suo”, ha dichiarato. “Gli avevo chiesto di adattarsi per modificare leggermente il modulo – continua l’allenatore – e lui mi ha spiegato che non se la sentiva di giocare e quindi ho cambiato le mie idee”. Giovanni Marchese sarà quindi deferito dal Catania, a dichiararlo è stato l’amministratore delegato etneo Sergio Gasparin. “Marchese ha avuto un colloquio con il Mister e si è reso indisponibile perché non si sentiva di ricoprire un ruolo che non era il suo. Per questo motivo sarà deferito”, ha dichiarato Gasparin.
Per diventare grandi adesso bisognerà fare di più. Domenica si va a giocare a Napoli: fare lo sgambetto ai napoletani è nel dna di questa squadra. Aspettiamo solo di vedere quali limiti si porrà la più grande sorpresa della stagione 2012-2013, il Catania.
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