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Dopo tre vittorie consecutive arriva la sconfitta con il Napoli

Il Catania si ferma al San Paolo

L’Europa non è ancora perduta... aspettiamo l’Atalanta

Gonzalo Bergessio
Gonzalo Bergessio

Metti una sera a cena con “Napoli – Catania”. La corsa del Catania, che a gennaio ha conquistato tre vittorie e un pareggio, si è fermata al San Paolo. I ragazzi di Maran si sono dovuti arrendere alla stratosferica forza del Napoli che è stato spinto dal cosiddetto “dodicesimo uomo in campo”. I 50 mila spettatori presenti al San Paolo, per supportare un Napoli che lotta per lo scudetto, si sono fatti sentire e forse fare di più di quanto fatto era impossibile per una squadra che è comunque uscita a testa alta. Gli etnei hanno beccato una sconfitta per 2-0 e anche in questa occasione c’è qualcosa per cui recriminare. Maran ha dovuto rinunciare subito prima della gara a un uomo fondamentale: il difensore centrale Nicola Legrottaglie tornato a casa con 39 di febbre. L’arbitro Calvarese di Teramo in un paio di occasioni è sembrato dirigere la gara in maniera “casalinga”. Maran ha, infatti, recriminato a fine gara per un mani di Zuniga in area, giudicato involontario, dove non è stato concesso il rigore, una manata di Grava a Gomez, sanzionata con un cartellino giallo anziché col rosso sull'1-0, un gol annullato a Bergessio per fallo su Zuniga sul 2-0 in apertura di ripresa, e un mani di Behrami a centrocampo non visto per un possibile doppio giallo. Tutti episodi che hanno fatto dire al tecnico a fine gara “quest’anno va così”: un’espressione di rassegnazione la sua che tende a non alimentare eccessivamente le polemiche. Qualcosa di positivo comunque anche dalla gara di Napoli è venuta fuori: Andujar nonostante abbia incassato due gol è riuscito a mantenere lucidità fino alla fine. Il portiere è incolpevole nei due gol. Da rivedere invece la situazione in difesa, dove l’assenza di Marchese si è fatta sentire. Il Catania e il terzino di Delia vivono ormai da separati in casa, che Sant’Agata faccia il miracolo e si risolva la situazione contrattuale? Positiva anche la prova di capitan Biagianti. Il centrocampista toscano, reduce da un pesante e lungo infortunio è tornato ad essere padrone del centrocampo. Potrà supportare gli etnei in questa volata finale. Altra nota evidente è la classifica. Resta una stagione stellare per una squadra che alla quarta giornata di ritorno si trova con ben 35 punti a soli 5 punti dalla fatidica quota 40 che significa salvezza. Domenica 10 febbraio, seconda trasferta consecutiva per gli etnei che saranno di scena a Bergamo. Fuori casa la squadra di Maran non ha mai fatto faville e contro l’Atalanta dell’ex Colantuono non sarà certo facile invertire questa tendenza. È anche vero però che rispetto alle scorse stagioni, quando lontano dal Massimino non si era riusciti ad ottenere nulla, i rossoazzurri hanno già conquistato due vittorie, l’ultima contro il Genoa nel mese di gennaio, ed espresso una qualità di gioco simile a quella casalinga. Voglia di riscatto anche nelle parole di Ciro Capuano. «Usciamo dal San Paolo con l’amaro in bocca – spiega il terzino - Abbiamo giocato un grandissimo secondo tempo, c’è mancata l’ultima zampata. Stiamo facendo un gran campionato, vogliamo mantenere questa posizione e far sognare la città. Andremo a Bergamo a prendere i punti che abbiamo perso a Napoli. Non vediamo l’ora di scendere nuovamente in campo. Abbiamo quel pizzico di amarezza che ci spinge a cercare subito il riscatto. A Bergamo, ci aspetta una squadra bella tosta, noi siamo pronti».

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