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Raggiunta la salvezza con tredici giornate d'anticipo: un record da ricordare

Catania, l’Europa non è un sogno

Stagione record per la squadra di Nino Pulvirenti

Il presidente del Calcio Catania Nino Pulvirenti
Il presidente del Calcio Catania Nino Pulvirenti

Il Catania punta dritto all’Europa. Lo fa con consapevolezza e orgoglio dopo anni di sofferenza, nei quali la salvezza è stata conquistata solo nelle ultime giornate. La stagione 2012-2013 sarà ricordata come quella dei record. Non era mai accaduto, infatti, che a febbraio, con ben 13 giornate di anticipo sulla conclusione del campionato si potesse festeggiare la salvezza virtuale. La vittoria di domenica scorsa contro il Bologna ha regalato al Catania i 3 punti, quelli della tranquillità. La stagione degli etnei si fa sempre più calda e a quota 39, sale sempre più la febbre dei rossoazzurri, che adesso domenica 24 febbraio a Parma punteranno dritti a conquistare altri obiettivi.
L’inizio di una nuova stagione.
In casa Catania non si nascondono più dietro ad un dito. Il presidente Nino Pulvirenti è venuto allo scoperto in maniera prepotente. Dopo mesi di silenzio stampa ha deciso nuovamente di parlare con i giornalisti per pronunciare quella parola che tutti pensavano, ma nessuno diceva: “Europa”. Con questa classifica e le grandi potenzialità di questa squadra sarebbe un errore non tentare di raggiungere un traguardo storico. Corre l’obbligo di farlo, di provarci. Qualsiasi sarà poi alla fine il risultato, Izco e compagni fino a maggio dovranno provare a dare il massimo impegno e forse qualcosa di più.
“Inutile nascondersi, il Catania cambia obiettivo, lo dobbiamo a noi stessi e a nostri tifosi. Dobbiamo stare attaccati a questo treno dei sogni che si chiama Europa League – ha dichiarato un felicissimo Nino Pulvirenti, che è tornato a parlare dopo la sfuriata di Catania-Juventus -. Lo faremo a modo nostro, con spensieratezza. Mancano tredici giornate. Ringraziamo i ragazzi per questo risultato strepitoso. Con serenità cambiamo obiettivo e puntiamo a questo sogno. Sarebbe fantastico realizzarlo. Ci manca qualche punto e vogliamo ottenere ancora di più. Per noi è un momento storico, l’emozione c’è, inutile nasconderla”.
Dal 2009 al 2013: quattro anni per raggiungere un sogno.
Già quattro anni fa il presidente degli etnei, Nino Pulvirenti, parlò di Europa con i giornalisti. Lo fece nell’angusta saletta di Massannunziata, piccola forse troppo per accogliere tutti i giornalisti, che all’epoca volevano sentire rassicurazioni con quel Catania mestamente ultimo in classifica. Nino Pulvirenti pronunciò per la prima volta la parola Europa, all’indomani di un Catania-Livorno, che vide i toscani vincere per 1-0 e gli etnei precipitare all’ultimo posto. Era la prima partita di Sinisa Mihajlovic, che debuttò sulla panchina dei rossoazzurri il 13 dicembre 2009, dopo aver sostituito Atzori.
“Quando parlai di Europa lo feci in un momento particolare per la squadra - continua Pulvirenti - avevamo perso quella gara fondamentale contro il Livorno. Negli anni siamo cresciuti in tutte le componenti, quelle che ci hanno portato fino a qua. Sono cambiate tante cose, la crescita è rimasta costante”.
Dopo quella partita il Catania vinse a Torino contro la Juventus per 2-1 e tutti ricordano come finì quella stagione e quelle successive.
I tifosi.
Nino Pulvirenti vuole rivolgere anche una parola di ringraziamento al pubblico etneo, che promette di trattare sempre meglio in futuro sperando di poter presto regalare uno stadio nuovo alla città.
“Il tifoso è un cliente e quindi va trattato bene. Ci sono inferriate e polizia e loro stanno sotto al sole e spesso all’acqua e al freddo. La tipologia di tifoso è cambiata, ci sono donne e bambini. Qui non ci sono parcheggi e la sensazione è quella di andare in guerra anche quando non succede niente. Finché la gente sarà trattata così continueremo a perdere tifosi. Il tifoso invece deve essere coccolato”.
Chiudiamo con una curiosità sul caso Marchese. Il difensore di Delia ha un contratto in scadenza nell’estate del 2013 e pare che il rinnovo sia difficile. Tuttavia, tra lui ed il presidente Pulvirenti non sono mancati i messaggi d’amore. “Con Marchese so come andrà a finire, ma non lo dico”, ha dichiarato Pulvirenti. Giovanni Marchese ha risposto a mezzo stampa: “Voglio ringraziare pubblicamente il presidente per una cosa che ci siamo detti io e lui”. Che cosa significa questo valzer di ringraziamenti? Interpretiamolo così: ritrovare la maglia da titolare dopo un periodo travagliato nel giorno della salvezza del Catania, è stata una grande conquista per Giovanni, che non è detto sarà ceduto a giugno.

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