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Europa sempre più vicina dopo la vittoria a Parma

Catania stellare! E ora sotto con l’Inter

Si va verso un nuovo “clamoroso al Cibali”?

Francesco Lodi
Francesco Lodi

E ora sotto con l’Inter. Archiviata con facilità la pratica Parma nel giorno del 51° compleanno del presidente Nino Pulvirenti, il Catania pensa già a come battere i neroazzurri.
Torniamo brevemente sul colpaccio di Parma. La partita sembrava che non si dovesse giocare per via della neve. Invece, non solo si è andati regolarmente in campo, ma il Catania con la maturità di una grande ha battuto per 2-1 i ducali confermandosi “sorpresa del campionato”, anche in trasferta. La continuità è ora l’elemento in più di questa squadra, di questo Catania di Rolando Maran. Gli etnei hanno sempre avuto nel Massimino l’arma vincente, ma quello che stupisce è che adesso, trovata la tranquillità in una classifica che fa sognare, riescono anche a sorprendere lontano dalle mura amiche. Il prossimo match. Affrontare l’Inter non sarà facile, è una squadra che si lecca le ferite di una stagione giocata al di sotto delle potenzialità. Zanetti e compagni sembrano aver accusato molto l’infortunio subito da Milito, che non solo ha finito la stagione, ma sembra poter rischiare anche la carriera. Ma il Catania non risparmia nessuno e vuol fare l’Inter dei bei tempi. Se è vero che non c’è due senza tre, Rolando Maran vuole ripetere quanto successo quando sulla panchina dei neroazzurri c’era l’uomo dei record Josè Mourinho e i rossoazzurri vinsero per 3-1. L’allenatore dei rossoazzurri vuole anche confermare quanto fatto lo scorso anno da Montella che ha battuto in rimonta l’Inter degli ex Ranieri e Castellazzi. I margini per far bene ci sono tutti. «Con l'Inter sarà dura, ma noi in casa siamo forti e vogliamo giocarcela. Per l'Europa ci proveremo fino alla fine», queste le parole di Lucas Castro subito dopo la fine del match di Parma. Frasi brevi che confermano la volontà degli etnei di voler continuare sulla strada tracciata, anche se il prossimo avversario si chiama Inter. «Tanti punti quest’anno - ha dichiarato l’allenatore Rolando Maran - Questa è una stagione in crescendo per tutti. Stiamo facendo un ottimo campionato». Il tecnico, che evita di elogiare i singoli per non favorire nessuno, tuttavia ha voluto spendere due parole per il portiere della nazionale argentina Mariano Andujar, che ha blindato la porta dei rossazzurri. «Prendiamo pochi gol, mi fa piacere sottolinearlo - ha dichiarato -. Il merito è anche di chi si è fatto trovare pronto: il nostro portiere, lui rispecchia i meriti della squadra». Previsioni di classifica. «È difficile farne - dichiara Maran - bisogna avere continuità, come adesso, e costruire i risultati sul lavoro di ogni giorno. Centrare l’Europa significa costruire certezze importanti anche per la prossima stagione».
Una classifica che non mette pressione all’allenatore ex Varese, anzi lo esalta a far meglio: «Non mi sento intimidito dai nostri punti - dichiara - personalmente sono molto incuriosito dalle opportunità che ci dà questa situazione. Ci siamo messi nella condizione giusta, per giocarci tutte le partite ed essere consapevoli che possiamo divertirci. Bisogna continuare con il coraggio e con il sacrificio che sono il nostro marchio di fabbrica. La nostra forza è la partecipazione di tutti: squadra, società e tifosi». L’Inter si può battere, Maran non ha dubbi. «Sono convinto che domenica, al Massimino, troveremo tantissimi tifosi che ci vorranno sostenere per continuare questo sogno - dichiara l’allenatore che fa anche un appello al pubblico - Quando siamo tutt’uno coi nostri tifosi possiamo battere qualsiasi avversario».
Chiudiamo con un pensiero “Nazionale” per Francesco Lodi. Il centrocampista napoletano sogna una convocazione da Prandelli, che sembra essere sempre più vicina. «Mi auguro che Lodi possa andare in nazionale - ha specificato Rolando Maran -. Ha sofferto un momento un po’ particolare ma è un giocatore decisivo, soprattutto sui calci piazzati. È tornato ad essere importante». Archiviato il periodo nero dopo il rosso rimediato contro il Torino, potrebbero aprirsi per il numero 10 etneo nuove strade azzurre. Una convocazione che se dovesse arrivare potrebbe avere un sapore totalmente diverso rispetto alla toccata e fuga fatta da Mascara e Biagianti nel 2009.

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