Alle Capannine, nella nuova arena, trionfano Fanella-Campanari

Beach volley, successo della tappa nazionale

Terze le siciliane Mazzulla-Lo Re, quinta la Chiavaro

Due giorni di spettacolo che hanno riportato il grande beach volley sulla sabbia delle Capannine dopo sei anni. La vittoria della seconda tappa del campionato italiano è andata alle tricolori in carica, Fanella-Campanari, ma a vincere è stata, soprattutto, l'organizzazione che ha creduto nella possibilità di riportare la competizione assoluta a Catania. "Volevamo presentare al popolo del beach volley - afferma Michele Gualtieri, direttore delle Capannine - la nuova arena esterna al lido. E, dopo una fase sperimentale, la prova è stata superata. Nella prossima stagione creeremo sulla scorta di questa esperienza un vero gioiellino degli sport sulla sabbia".
In finale le campionesse italiane in carica non hanno ritrovato le siciliane Mazzulla-Lo Re, che si sono fermate al terzo posto. "Un risultato importante - spiega la Mazzulla, ultimo anno in A2 a Matera - purtroppo, abbiamo pagato a caro prezzo qualche passaggio a vuoto in semifinale. Abbiamo pagato lo scotto dell'emozione, di giocare in casa davanti al pubblico delle Capannine". Graziella Lo Re, che giocherà nella prossima stagione a Cagliari, racconta le impressioni da catanese doc: "Bellissimo giocare una tappa del campionato italiano in casa". Quinto posto per la catanese Margherita Chiavaro, in coppia con la brasiliana Peluchi: "Purtroppo l'infortunio non mi ha permesso di dare il massimo", ricorda la Chiavaro, quest'anno promossa in B1 con l'Orizzonte Tremestieri".
Pippo Leone, deus ex machina dell'evento, è molto soddisfatto per l'esito dell'evento: "Sono stati giorni difficili, pesanti. Ma alla fine siamo riusciti, come sempre, a organizzare una tappa di grande spessore nazionale". Catania ancora una volta supera a pieni voti la prova. Servirebbe la sensibilità imprenditoriale e politica per la realizzazione dell'arena al coperto. Se ne sta parlando, se ne parlerà. Ma visti gli ultimi successi sarebbe necessario un impulso forte e determinato per compiere il definitivo salto di qualità.

di N. C.. Pubblicato in Sport il 08/07/2011 Scarica il pdf