Impresa: è tempo di fare - Articolo - IlMercatinoSicilia.it

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Un convegno sui processi finalizzati alla creazione di valore

Impresa: è tempo di fare

Capire la crisi per agire al meglio

Ad Acireale s'è parlato di rischio nell'impresa grazie alla tavola rotonda, ospitata nella sala conferenze del centro direzionale del Credito Siciliano, organizzata da Adocec, Aprile, Andaf, Centocinquanta, Intermedia e Studio Pogliese e con la partecipazione di tutte quelle figure professionali che, a vario titolo, partecipano ai processi finalizzati alla creazione di valore.
Interventi qualificati per un'attenta platea di uditori, che hanno inteso rappresentare l'inizio di un processo di approfondimento del tema dei rischi nelle imprese. Le migliori intelligenze siciliane in grado di esprimersi in merito, sono partite da due premesse fondamentali.
La prima riguarda la conoscenza come fattore di sviluppo primario dell'economia, la cultura nell'impresa e sull'impresa; la seconda è che l'attività del dottore commercialista deve connettersi necessariamente con il territorio, in cui opera, e con il momento storico.
Capire la crisi per agire al meglio nel contrastarla è alla base di qualsiasi embrione possibile di sviluppo pur nella congiuntura negativa che anche la Sicilia sta vivendo da ormai oltre tre anni.
Adesso, dunque, è venuto il momento di esplorare nel campo del rischio nell'impresa, nei suoi saluti iniziali il Direttore Generale del Credito Siciliano, Saverio Continella, ha proprio usato questo diktat: "È tempo di fare".
Da notare, tra i tanti contributi, quello del commercialista ed esperto di project financing Antonio Pogliese: "Nell'area aziendalistica, includendo anche l'assistenza e la consulenza delle professioni a partire dai dottori commercialisti, i molteplici rischi nell'azienda, fino ad oggi non hanno purtroppo trovato adeguata trattazione, incluso anche quanto concerne gli aspetti assicurativi, che appunto coprono alcuni rischi dell'impresa. Il processo di diffusione dei saperi non si è affatto completato, in quanto residuano ancora ampie aree di "acultura" e di ignoranza".
Insomma la diffusione dei saperi costituisce uno dei presupposti per la crescita in qualsiasi settore.

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