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Riunito il “vecchio” Consiglio comunale, non c’è tempo di aspettare quello nuovo
Dissesto, tempi stretti per evitarlo
Marco Consoli pres. Consiglio
Il presidente Marco Consoli, dopo la conferenza dei capigruppo, ha convocato per il 27 giugno alle 17,30 nella sala consiliare di Palazzo degli elefanti il Consiglio comunale di Catania Si è tenuto ieri il Consiglio comunale di Catania “per trattare le proposte di deliberazione relative a Imu e Tarsu deliberate nella prima seduta della Giunta Bianco”. Lo ha convocato il presidente Marco Consoli che, corso della conferenza dei capigruppo, allargata ai presidenti delle Commissioni Bilancio e Tributi, ha spiegato che le due delibere, predisposte dall’ amministrazione Stancanelli e mai portate in Giunta, sono strettamente vincolate al Piano di Rientro votato dal Consiglio comunale nel dicembre del 2012 e che consentirebbe di evitare il dissesto. Il presidente Consoli ha sottolineato come durante la conferenza dei capigruppo sia emerso il grande senso di responsabilità di tutte le forze politiche determinate a evitare ulteriori problemi economici alla città.
Non era mai successo che il “vecchio” Consiglio comunale venisse convocato dopo che era stato eletto quello nuovo. Ma l’emergenza è tale che non si può aspettare la proclamazione del nuovo Consiglio eletto domenica 9 e lunedì 10 giugno scorsi.
La nuova amministrazione non ha modificato il Piano presentato nel dicembre scorso ma ha dovuto approvare alcune delibere che adesso devono essere ratificate dall’Assemblea cittadina. Il presidente Marco Consoli, che non so è ricandidato ma sembra che sia destinato a ricoprire un ruolo importante nella nuova Giunta Bianco, non ha mai avuto dubbi sul senso di responsabilità dei “vecchi consiglieri”.
A questo punto sono fugati tutte le incertezze e le perplessità sul fatto che il Piano di rientro elaborato dall’ex sindaco Stancanelli e dal suo vice e assessore al Bilancio, Roberto Bonaccorsi (neo sindaco di Giarre) sia ancora in dubbio e quindi che ci sia la possibilità che il comune di Catania vada in dissesto.
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