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Giovanni Salvi è il nuovo Procuratore Capo di Catania
Giovanni Salvi è il nuovo procuratore della Repubblica di Catania. Una vittoria di misura, come si dice in gergo calcistico, ma non del tutto inaspettata. Il magistrato romano ha infatti ottenuto 13 voti, due in più del sostituto procuratore Giuseppe Gennaro. Due soli voti per il procuratore generale Gianni Tinebra. Una vittoria che arriva dopo un primo scrutinio che aveva registrato dieci preferenze per Salvi alle quali si sono in seguito, durante il ballottaggio, sommati i voti dei consiglieri Raganelli e Pepe e del vice presidente del Csm Vietti (che in prima battuta si era astenuto). Un esito, quello del plenum, che premia l'unico candidato non in servizio nel capoluogo etneo, elemento non indifferente se si tiene conto delle numerose polemiche negli ultimi mesi hanno investito il tribunale di Catania in seguito al pensionamento di D'Agata e alla gestione dell'inchiesta sul presidente della regione Raffaele Lombardo. Giovanni Salvi, saprà sicuramente ricambiare la fiducia che tanti cittadini nutrono in lui (come hanno dimostrato i vari sit-in davanti al palazzo di giustizia). Il procuratore "straniero", fratello dell'ex ministro Cesare Salvi, può infatti vantare un cursus honorum di tutto rispetto. Romano, esponente di magistratura democratica il nuovo procuratore ha mosso i primi passi come pretore a Monza nel 1980, ha poi lavorato alla procura di Roma fino al 2002 quando è entrato a fare parte del Consiglio superiore della magistratura. Nel 2007 in veste di procuratore generale ha prestato servizio alla Corte di Cassazione. Numerose le inchieste spinose di cui l'esponente di magistratura democratica si è occupato: la strage di Ustica,l'omicidio Pecorelli, la misteriosa morte del banchiere Calvi. Salvi si è inoltre districato tra le trame del terrorismo rosso e nero, dalle Br ai Nar, guadagnandosi numerose attestazioni di stima e la fama di magistrato equilibrato. La sua storia personale e il consenso trasversale ottenuto durante il plenum sembrano buone garanzie rispetto alle attese della cittadinanza, così come la decisione dello stesso Salvi di correre per l'elezione a Catania pur avendo ottime chance alla Procura generale di Milano. Al nuovo procuratore non resta che augurare buon lavoro, come del resto nei giorni scorsi hanno fatto numerosi esponenti della società civile e della politica catanese e a chi non lo ha ancora fatto, di provvedere per lanciare un segnale di distensione e lasciare che la giustizia faccia il suo corso.
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