Alluvioni e fatti terribili ma le stragi non sono tutte uguali

Nel corso dell'ultima giornata di Seria A i campi di calcio italiani hanno giustamente osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'alluvione di Genova. Peccato, però, che altrettanto rispetto non venne mostrato per i morti di Giampilieri. Per Genova un minuto, per la Sicilia due anni di silenzio e basta. La domanda è: le città isolane si troverebbero preparate dinnanzi a fenomeni atmosferici così violenti? Prendiamo come esempio Catania. Nel 2004 il comune installò segnalatori elettrici ed acustici che, per mezzo di un sofisticato sistema Gsm, avrebbero avvertito i cittadini catanesi in caso di nubifragi improvvisi. Quei macchinari, oggi sono guasti, se mai siano stati attivati. In altre parole: speriamo che non piova, sarà meglio.

di M.M.. Pubblicato in Cronaca il 18/11/2011 Scarica il pdf