Tra devozione, preghiere e speranza in un momento di grande difficoltà

Sant'Agata, comincia la Festa

I catanesi si appellano alla Patrona

Sant'Agata, aiutaci a superare questo momento di crisi. Confidiamo in te". "Sant'Aituzza bedda, non ni fari mancari u pani" Dal Corso Italia, salotto della città di Catania, al viale Mario Rapisardi, cuore di Nesima: due quartieri così "lontani" quanto vicini nel rivolgere alla loro patrona una preghiera che accomuna molti. A pronunciare la prima frase è stata una commerciante del Corso Italia: la crisi economica si avverte anche in questa zona, da sempre meta prediletta degli amanti dello shopping sfrenato, colpita da un calo notevole delle vendite. Altri commercianti titolari di altrettanti negozi della zona ci hanno confidato di avere rinunciato all'auto perché impossibilitati a mantenerla. Chi va a piedi, dunque, e chi usa i mezzi pubblici. Chiedendo "u pani" un commerciante del viale Mario Rapisardi prega invece Sant'Agata di aiutarlo a sfamare la propria famiglia. Anche lì, a Nesima, quartiere popolare, dove i prezzi tendono a lievitare meno del Corso Italia, la crisi si avverte. E cresce la paura di non riuscire neppure a mangiare ogni giorno. Dal centro alla periferia, le richieste dei catanesi alla loro patrona sono le stesse perché questo momento di crisi non risparmia nessuno: anche chi era abituato ad un tenore di vita elevato, è costretto a tirare la cinghia. Ma c'è chi non si limita a pregare e s'impegna per cambiare il corso degli eventi: a Librino, il presidente della Fondazione Fiumara d'Arte Antonio Presti realizzerà il più grande museo fotografico a cielo aperto del mondo. Dopo la realizzazione della "Porta della Bellezza" , questo nuovo progetto rappresenta un passo in avanti verso quel processo di inclusione sociale di un quartiere difficile come Librino, spesso abbandonato, talvolta ignorato, dalle istituzioni. Impegnati a realizzare questo enorme archivio fotografico sono 50 scuole, più di venti associazioni e centinaia di piccoli fotoreporter tra i 13 e i 17 anni.
Inoltre, in occasione della Festa di Sant'Agata dello scorso anno, i fotografi di Fiumara d'Arte hanno immortalato i momenti più suggestivi del lavoro degli oltre 700 volontari della Protezione Civile che ogni anno operano nei luoghi segnati dal passaggio del busto reliquario della Santa, vigilando su tutti coloro che seguono la processione. Le foto dei volontari saranno in mostra dal 31 gennaio al 5 febbraio dalle ore 17,30 sino alle 23,00 nella sede della Fondazione, in piazza Stesicoro 15.

di Alessandra Fondacaro. Pubblicato in Cronaca il 03/02/2012 Scarica il pdf