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Il mercato immobiliare è tornato ai livelli degli anni Novanta

L'Imu fa precipitare i valori delle case

Il crollo dei prezzi raggiunge anche il 50 per cento

Brutte notizie sul fronte della casa. La nuova Imu, secondo le stime del Censis potrebbe far precipitare i costi delle abitazioni a fine anno del 20%,con vertici superiori al 50%. Secondo il direttore generale del Censis,Giuseppe Roma, per affrontare,una nuova tassazione,le famiglie prima di mettere mano ai risparmi,metteranno in vendita le seconde case provocando un definitivo indebolimento dei prezzi. Sarebbe il primo calo del mercato dopo gli anni 1992-93,quando il crollo toccò il 60%. Secondo le stime dell'Istat, a febbraio tutto il settore edilizio è profondamente toccato dalla crisi,le costruzioni sono scese del 20,3% rispetto a un anno fa, mentre a gennaio il calo lambisce il 10%. Anche se in una articolazione negativa da tempo,la produzione del settore ha mostrato a febbraio,secondo l'Istituto di statistica,un evidente peggioramento rispetto ai mesi precedenti. È certo,il peggiore dal gennaio 2009, quando si riportò un fallimento del 23,3%. Sebbene la crisi, i prezzi delle case finora hanno retto e l'Agenzia del territorio indica che nel periodo 2004-2008 i valori hanno catalogato un aumento del 28%; dal 2008 al 2011 si sono mantenuti stabili o in leggera flessione (-3%) nonostante i volumi delle transazioni in forte calo. Secondo il Censis esisterebbero molteplici motivi che condurrebbero le famiglie a vendere la propria abitazione. La maggiore quota di reddito assorbita da spese extramercato, che sta intaccando il risparmio. L'aumento della tassazione con introduzione dell'Imu sulla prima casa, e la bastonata sulle seconde case, con l'incremento del 60% delle rendite (la seconda casa pagava già l'Ici, ma oggi avrà una rivalutazione del 60%).E ancora, è raddoppiato il numero delle famiglia in forte difficoltà a pagare il mutuo (dal 10,5% nel 2011 al 22,6% del 2012).Esistono, tutte le condizioni perchè le famiglie da compratrici possano avere la necessità di vendere. Le previsioni Censis dicono che si potrebbe ritornare ai livelli di prezzo del 2005. Le flessioni di valore maggiori potrebbero essere subite dalle seconde case in località che non tirano più, o in zone periferiche o nel Mezzogiorno. A disagio una famiglia su due,non tutti sono d'accordo con,la tendenza,indicata dal Censis. Per Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari,i prezzi delle case sono piuttosto stabili e non si aspetta,cali vistosi, nelle quotazioni. Nel primo caso si vedono "mercati in ripresa", come ha rilevato anche la Borsa immobiliare. Nel secondo caso, che riguarda case nuove in periferia, nei piccoli centri o in alcune zone turistiche poco pregiate, dove si è costruito molto, ma gli immobili sono mal localizzati e mal serviti, "i prezzi sono molto bassi però non c'è domanda". E l'Imu? "Riduce la propensione all'investimento immobiliare,soprattutto dei ceti più deboli, già colpiti dalla pressione fiscale e dagli aumenti dei prezzi, a cominciare da quello dei carburanti. Perciò più che far aumentare le vendite di seconde case, è un freno all'acquisto da parte del mercato povero", secondo Breglia. Insomma, il mercato immobiliare "è tornato agli anni '90: compra chi ha i soldi e non ha bisogno del mutuo".Ma l'Imu "ammazza anche la propensione a comprare per affittare,perché la legge non fa differenza tra zone turistiche e città".

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