Finanziaria regionale, un vero disastro - Articolo - IlMercatinoSicilia.it

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Il Commissario dello Stato ha impugnato tutto il dispositivo

Finanziaria regionale, un vero disastro

L'aula consiliare di Palazzo d'Ercole era stata convocata di grande urgenza per scongiurare lo scioglimento dell'Ars minacciato dal Commissario di Stato, che aveva impugnato 80 norme contenute nella finanziaria creando di fatto un buco in bilancio di 900 milioni, se non fosse stata varata una nuova legge. Finanziaria da rifare dunque e soprattutto da approvare rapidamente. Così è stato nonostante il duro ostruzionismo delle forze d'opposizione e l'assenza di una serie di voci in bilancio. Infatti mancano all'appello i soldi da destinare agli enti (tra i quali i principali teatri isolani come il Massimo e il Bellini) dell'ex tabella H e ai dipendenti dell' Eas. Cifre alla mano resteranno senza stipendio circa duemila lavoratori. Come se non bastasse i tagli hanno riguardato settanta milioni per i Comuni e più di cento milioni per il trasporto marittimo e pubblico locale. La seduta del parlamento siciliano è stata caratterizzata da nervose trattative, continue richieste di dimissioni da parte dell'opposizione e da un tentativo vano da parte dell'esecutivo di fare votare in aula un secondo ddl. Il momento più caldo però si è vissuto quando l'assessore Gaetano Armao ha presentato un altro ddl che di fatto riproponeva delle norme per sbloccare i fondi da destinare al fotovoltaico e ai cantieri di lavoro già ricusate dal commissario di Stato. Unanime invece il voto del parlamento siciliano su un ordine del giorno, presentato dal capogruppo democratico Antonello Cracolici, che impegna l'esecutivo a reperire denaro da destinare a enti locali e trasporti. Il secondo tempo della partita si giocherà il 9 Maggio quando l'aula tornerà a riunirsi. La data però fa già discutere dal momento che viene a cadere in un momento decisivo per le sorti della politica siciliana. E' infatti immediatamente successiva al primo turno delle elezioni amministrative (6 e 7 Maggio) e in concomitanza con l'udienza preliminare in cui sarà discussa la richiesta di rinvio a giudizio del governatore Raffaele Lombardo.

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