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La giunta regionale nomina Fausto Piazza
Commissariata la Camera di Commercio
Scontro frontale tra Lombardo e Agen
Raffaele Lombardo e Piero Agen
Martedì scorso la giunta di governo regionale, presieduta da Raffaele Lombardo, ha deliberato il commissariamento della Camera di Commercio di Catania. Quanto paventato nei giorni scorsi si è alla fine concretizzato. Commissario straordinario è stato nominato il direttore dell'Ufficio Provinciale del Lavoro, Fausto Piazza. L'assessorato allo Sviluppo Economico, da quale dipende la Camera di Commercio, non ha quindi voluto aspettare la scadenza dell'attuale dirigenza che sarebbe avvenuta il prossimo 13 luglio, cioè tra appena una settimana. Il motivo della tempestiva decisione sarebbe dunque dettato da alcune cose che pare non fossero in ordine. Ed in effetti nei mesi scorsi c'erano state diverse ispezioni che hanno fatto innervosire il presidente Piero Agen. Ma tra quest'ultimo è Lombardo lo scontro si era portato anche su altri terreni a cominciare da quello dell'aeroporto di Catania. Che, a detta di qualcuno, è il vero "casus belli" che ha portato a questo commissariamento che peraltro era nell'aria. "La politica tende a occupare gli spazi che sarebbe meglio lasciare alle categorie produttive, che rappresentano il vero motore dell'economia", aveva dichiarato il presidente di Confcommerco Catania, Riccardo Garimberti, a margine della conferenza stampa delle dimissioni di Franz Cannizzo. E sempre Garimberti aveva aggiunto: "Propongo un'occupazione della Camera di Commercio di Catania da parte delle imprese del territorio che costituiscono il vero motore dell'economia. La lottizzazione dell'Ente camerale non porterebbe benefici, ma mancanza di programmazione che impedirebbe la crescita". La guerra tra la politica, e più esattamente Raffaele Lombardo, e alcune categoria produttive della città, più esattamente Piero Agen e i suoi amici, è cominciata alcuni mesi fa tra i muri di Palazzo degli Elefanti e adesso rischia di deflagrare in tutta la città. Le conseguenze, considerata anche l'attuale situazione congiunturale, potrebbero anche essere nefaste ma a questo punto sembra che lo scontro frontale sia assolutamente inevitabile visto che entrambi i contendenti non sembrano intenzionati a fare nessun passo indietro.
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