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La denuncia da parte dell'Associazione Pescatori Marittimi Professionali

Autorità portuale: ente inutile

Il presidente Micalizzi: "Era meglio quando non c'era"

Il porto di Catania
Il porto di Catania

In una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, a quelli del Senato e della Camera dei Deputati; al ministro dei Trasporti, al Comando Generale delle Capitanerie, al Presidente della Regione Siciliana, al Sindaco di Catania, al Presidente Provincia di Catania, alla Camera di Commercio di Catania, al Presidente di Confindustria Catania, al Presidente di Confcommercio Catania e per conoscenza al Prefetto e al Questore, il presidente degli armatori siciliani, Fabio Micalizzi, spiega e sottolinea l'inutilità dell'Autorità Portuale.
Scrive Micalizzi: "Nella qualità di Presidente Regionale dell'A.P.M.P. - Associazione Pescatori Marittimi Professionali -, operativa e presente da oltre 16 anni al fianco di un comparto che rischia di scomparire a causa di numerose direttive europee che penalizzano fortemente e, a causa di molti fondi destinati al comparto per lo sviluppo e l'incremento lavorativo che, vengono dirottati tramite comitati d'affare gestiti dalla politica in progetti inutili e spesso neanche realizzati, esprime parere negativo nei confronti dell'Autorità Portuale, in quanto anche secondo molti addetti ai lavori, ente inutile e costoso".
"Il Porto di Catania - spiega Micalizzi - andava meglio e funzionava meglio quando l'Autorità non esisteva anhe perché la sua gestione di questi ultimi anni ha mostrato scarsa attenzione al comparto pesca che ad oggi non ha spazi assegnati con chiarezza, che non fa una vera e propria area destinata al comparto, e si lamenta la mancanza di punti luce e acqua, per l'assenza totale di cassonetti per la raccolta differenziata e non, per l'assenza delle isole ecologiche (come previsto dalla legge) per la raccolta degli oli usati, l'assenza di servizi igienici, per l'assenza di un locale destinato agli incontri dei pescatori dove poter divulgare cultura. Inoltre da anni, da oltre 10 anni, la nostra associazioni denuncia furti e atti vandalici all'interno del Porto (chiedendo per iscritto impianti di videosorveglianza già dal 2005)".
Infine, da qualche giorno gira un volantino - continua il presidente degli "Armatori - con il quale si informa che gli ingressi saranno chiusi a partire da giorno 01 settembre 2012, e, per accedere al Porto bisogna avere un tesserino magnetico rilasciato dall'Ente. La paura dei Pescatori Professionali è che questo tesserino abbia un costo e, che oltre al costo, che influisce sulle tasche vuote degli operatori del nostro comparto, questa chiusura provochi un grande distacco dalla città, a cui anzi si pensava di aprire le porte, e addirittura di creare un mercato del pesce con vendita diretta dalla barche - dal produttore al consumatore, così come previsto anche dai fondi europei per la pesca FEEP 2007-2013 (bando denominato Porti e Luoghi di Sbarco), a cui fondi potrebbero partecipare diversi soggetti, ottenendo finanziamenti anche del 100 %, ma a cui la politica locale, forse per motivi di interesse di altro genere, è rimasta assente e cieca".
Micalizzi conclude che "La verità è una sola: le Autorità Portuali sono enti inutili, ma purtroppo in questa Italia di sprechi servono anch'esse a pagare i conti della Politica".

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