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Convegno "12 agosto 1943 - Il tributo di sangue della prima strage nazista in territorio italiano"

A Castiglione di Sicilia è cominciata la resistenza

Da sinistra Angelo Manitta Giovambattista Gioeni, Filippo Giannetto e Nicola Musumarra
Da sinistra Angelo Manitta Giovambattista Gioeni, Filippo Giannetto e Nicola Musumarra

Nei giorni scorsi, nella sala del Castello di Lauria a Castiglione di Sicilia si è svolto il Convegno "12 Agosto 1943 - Castiglione di Sicilia - Il tributo di sangue della prima strage nazista in territorio italiano".
Il convegno, organizzato dal Presidente del Consiglio Comunale Filippo Giannetto, oltre a ricordare le vittime della strage nazista che ha fatto sedici vittime civili, ha soprattutto consentito ai numerosi presenti di poter approfondire le conoscenze storiche su una delle stragi che ancora oggi presenta purtroppo tanti lati oscuri sulle vere motivazioni che in quel lontano 12 agosto del 1943 indussero i tedeschi a seminare terrore.
Per la strage subìta, il 12 marzo del 2002 il paese di Castiglione di Sicilia è stato infatti insignito di Medaglia di bronzo al valore civile.
I lavori del convegno, coordinati dal professore. Giovambattista Gioeni, sono stati aperti dal dott. Giannetto, il quale ha sottolineato come il convegno fa parte di un percorso di studi che mirano a far luce sulle reali motivazioni che hanno causato la strage.
"Organizzare quest'incontro ogni anno" - riferisce il professore Giannetto - "è per noi un dovere verso i sedici trucidati, oltre che un dovere verso il paese di Castiglione e per la storia d'Italia, ma nello stesso tempo è un momento per poter riflettere sull'importanza del dialogo tra gli uomini e sul valore della pace".
E di rispetto, dignità e abbattimento dell'indifferenza ha parlato, nel suo saluto ai presenti, l'assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione professoressa Nina Romeo.
In rappresentanza dell'amministrazione Comunale era presente il vicesindaco Concetto Stagnitti e l'assessore Lucia Chisari. Significativa è stata la presenza dei rappresentanti delle forze dell'ordine, con il comandante dei carabinieri Giovanni Grasso e della polizia municipale Gaetano Di Carlo, oltre che dell'arciprete don Roberto Fucile.
L'excursus storico del professore Nicola Musumarra, componente della segreteria provinciale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, ha consentito di ripercorrere alcuni dei momenti più importanti della rivolta popolare in più località dell'hinterland etneo, con le azioni di uomini coraggiosi che hanno lottano contro le angherie dei soldati tedeschi, attraverso gli episodi di Pedara, Mascalucia, Valverde e Tremestieri: fatti, questi, che fanno parte della storia nazionale e che consentono di ripercorrere la drammaticità del periodo storico attraverso le gesta eroiche di alcuni uomini nonchè l'impegno della chiesa in un periodo in cui regnava la disperazione.
Tra gli altri sono stati ricordati: don Arcangelo Longo, parroco della chiesa madre di Mascalucia, frate Arcangelo dell'Eremo di Sant'Anna, e suor Amelia Casini di Castiglione, disposta a offrire se stessa in cambio degli ostaggi.
È stato poi il professore Rosario Mangiameli, docente di Storia Contemporanea presso la facoltà di scienze politiche dell'Università di Catania, a ripercorrere i fatti più importanti dell'Italia in guerra, tenendo sempre presente l'episodio di Castiglione ed evidenziando soprattutto la situazione in Sicilia, una terra già frustrata da tre anni di guerra, durante i quali la fame, le malattie, le città bombardate e la presenza di un esercito con il 70% di siciliani diventano elementi fondamentali nel ripercorrere i fatti che si sono svolti nel triangolo orientale dell'Isola. Ma soprattutto è stato evidenziato come la strage di Castiglione sia diversa da altri episodi analoghi, in quanto quest'atto di violenza da parte dei nazisti non scaturì da furti ai danni di tedeschi, né da violenza contro questi.
Quindi è importante collegare l'episodio agli altri, ma soprattutto "alla grande storia".
A chiudere l'interessante convegno è stato il prof. Angelo Manitta, direttore della rivista Il Convivio, che attraverso alcune interviste edite e inedite di persone che hanno vissuto quelle terribili giornate, ha dato un'importante contributo a ripercorrere gli eventi accaduti il 12 agosto del '43.
"La strage di Castiglione" - riferisce il progessore. Manitta" - è la prima perpetrata in territorio italiano, in quanto non è avvenuta come semplice rappresaglia di forze in ritirata, ma a seguito di una volontaria determinazione da parte degli esecutori".
Ha destato interesse soprattutto la ricostruzione storica e la narrazione e citazione di persone che a quell'epoca hanno vissuto l'episodio e che hanno tramandato il terrore che regnava in paese.
"Si tratta di dichiarazioni che portano a dedurre" - continua il relatore - come "la reazione tedesca, ma soprattutto la loro incursione e occupazione di un paese fuori mano, sia stata determinata da un fatto non dipendente da azione bellica".
Il convegno è stato un'importante opportunità per aprire un nuovo cammino di ricerca storica che andrà a potenziare le altre intraprese negli anni passati e che serviranno a ricomporre i tasselli della storia del nostro Paese.

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