Lanciata anche la campagna elettorale per le comunale

Bersani a Catania parla da premier

Bersani si presenta a Catania e parla già da futuro premier. Lo fa in occasione della competizione elettorale regionale davanti a una folta platea di militanti e curiosi. Ha il piglio deciso e la lingua tagliente. Ironico ma terribilmente serio nelle questioni che affronta. Insomma è il classico Bersani, quello che ha inaugurato la corsa alle primarie dall'umile paese d'origine: Bettole. E' duro l'affondo che il segretario del Pd rivolge alla destra: "C'é un problema che riguarda il Sud- prosegue Bersani -. Noi abbiamo 10 anni alle spalle dove la parola Sud è stata cancellata. Parliamoci chiaro, c'é stata una politica a traino leghista che fondamentalmente ha pensato di salvare un pezzo del Paese lasciando affondare l'altro. Tutto questo ha portato alla cancellazione del tema". Il segretario parla anche di crisi, sociale e democratica. Dice che non ci può essere una ripresa senza il riscatto del meridione. "È matematico - asserisce - ogni qual volta si allarga la forbice tra nord e sud aumenta anche quella tra Italia ed Europa". E ancora: "Se la traversata a nuoto di Grillo porta voti?- ironizza Bersani -. Conoscendo i siciliani, ad occhio direi di no. Può esser buona per le Olimpiadi. Nell'appello che Grillo fa in modo a volte anche scomposto, c'é un invito, diciamo una protesta. Io credo che adesso, davanti ai problemi della crisi, la questione sia il cambiamento, non solo la protesta, cioè cercare un cambiamento credibile". E proprio sul cambiamento e sull'intesa tra democratici e progressisti insiste Bersani. Diritti, legalità e lavoro. Riscossa civica e rinnovamento morale. Non senza una piccola autocritica: "cambiare tutti, anche noi".

di Roberta Fuschi. Pubblicato in Cronaca il 26/10/2012 Scarica il pdf