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Il mercato degli immobili è ancora in piena crisi
Casa: buone le previsioni per il 2013
Dario Castiglia presidente di Re Max Italia
Il mercato immobiliare italiano è in crisi dal 2008 ma, nell’ultimo periodo, la situazione ha subito un repentino peggioramento. L’analisi complessiva dei dati attuali mostra tutti i segnali di un grave peggioramento della crisi immobiliare.In occasione della conferenza dedicata all’andamento del settore immobiliare organizzata da RE/MAX Italia - e aperta ad esperti del settore e non - il presidente del network immobiliare in Italia, Dario Castiglia, ha presentato un’analisi del mercato immobiliare italiano. Secondo il network, venditori e acquirenti mantengono le distanze, ma entrambi farebbero bene a cogliere la propria occasione al volo. Nel 2012 le transazioni hanno infatti avuto un’ulteriore contrazione rispetto al 2011 e le prospettive per il 2013 sono incerte senza però doversi attendere picchi né in calo né in aumento. Ancora una volta contribuiscono a questo trend tempi di compravendita sempre più elevati, intorno agli otto mesi per il residenziale, e una differente aspettativa di prezzo da parte di acquirenti e venditori. I primi si attendono ulteriori cali di prezzo, che dal 2008 sono già scesi del 20-30%, e margini di negoziazione elevati, mentre i secondi, se non costretti dalle circostanze o da chiusura a loro volta di un acquisto, non intendono ribassare il prezzo di vendita nella prima fase di proposizione dell’immobile sul mercato.
Secondo quanto sostiene l’osservatorio di studi economici “Nomisma”, in attesa di un provvidenziale cambiamento di strategia da parte del sistema bancario, sulla scorta dell’esperienza americana, ove il sostegno al mercato dei mutui e le misure a vantaggio delle famiglie in difficoltà nei pagamenti hanno contribuito a migliorare sensibilmente le prospettive, il mercato immobiliare italiano pare fatalmente destinato a risollevarsi dai livelli attuali. Ancora oggi, infatti, sono ben oltre un milione le famiglie che si dicono intenzionate ad acquistare un’abitazione, quasi a testimoniare l’esistenza di un legame che prescinde da opportunismi di carattere congiunturale, oltre che di un enorme fabbisogno progressivamente compressosi negli anni recessivi. Guardando quindi al mercato USA le prospettive paiono positive ed è possibile quindi affermare che la ripresa è reale e il 2013 potrebbe essere l’anno di svolta dell’immobiliare con aumenti significativi dei prezzi di vendita e del numero di compravendite sin da inizio anno. In Italia, però, i prezzi delle case sono ancora troppo alti rispetto al reddito disponibile pro capite. Il rapporto medio a lungo termine dei prezzi delle case rispetto al reddito e ai valori degli affitti è infatti ancora sopravvalutato, così come riportato anche da “The Economist” del 18 agosto 2012 in cui viene fatto riferimento a un valore pari all’8%.
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