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Il costo di accesso al credito è il più alto d’Europa ed è fortunato chi riesce ad accenderne uno
Alla ricerca di un mutuo
I mutui in Italia costano più che in Europa. Questo anche perché il costo di accesso al credito delle banche italiane è più alto rispetto alla media europea. Per questo motivo si comprano meno case e si stipulano meno mutui. Ciò non vuol dire, però, che non si possano trovare occasioni o, comunque, non si possano seguire delle accortezze che potrebbero aiutare al risparmio. Il mutuo perfetto è stipulabile anche in questa fase. Bisogna seguire alcuni semplici consigli che possono aiutare a stipulare un mutuo low cost anche in tempi di crisi. Innanzitutto, non bisogna limitarsi a chiedere il mutuo alla banca presso cui si ha il conto corrente. Perché gli istituti di credito cambiano di trimestre in trimestre la strategia sui mutui. Non è detto che la banca più competitiva sul mercato sia proprio quella presso cui si detiene il conto corrente. A tal proposito è bene cercare le migliori offerte costantemente sia online, sia allo sportello, sia rivolgendosi a un mediatore creditizio qualificato.
Bisogna poi scegliere il tasso in base alla propria propensione al rischio. Quindi chi teme fluttuazioni del tasso variabile dovrebbe valutare l’ipotesi di un fisso, ma solo se questo è competitivo e non troppo distante dal tasso della BCE. Uno dei vantaggi paradossali che emergono da questa crisi è che i tassi di interesse europei e gli Euribor (gli indici agganciati al calcolo dei mutui variabili) sono ai minimi di tutti i tempi e vicino a quota 0.
Altro aspetto è quello di considerare il mutuo come una sorta di investimento attivo e, come tale, essere pronti a rivederlo nel corso del tempo attraverso operazioni di rinegoziazione (con la propria banca) o surroga (con un altro istituto). Essendo un contratto pluriennale, non è detto che le condizioni firmate in un determinato momento storico siano anche le migliori in seguito. È di fondamentale importanza, poi, fare molta attenzione ai costi: non esiste solo lo spread, ma il contratto di mutuo annovera un’ampia gamma di costi (dalle spese di perizia a quelle di incasso rata, fino ad altri costi meno visibili). Per questo motivo, il confronto tra le offerte va effettuato esclusivamente sulla base del Taeg (Tasso annuo effettivo globale) contenuto nel modello che calcola il preventivo sulla richiesta personale e non su dati generici. Altra attenzione da prestare è quella riguardante le polizze assicurative e sulla vita che vengono proposte da molte banche per coprire il pagamento delle rate in caso di perdita del posto di lavoro o morte. In molti casi, questi prodotti rappresentano la prima fonte di guadagno per gli intermediari che offrono un mutuo. Bisogna quindi valutare se conviene stipularle presso società assicuratrici esterne. Il momento in cui la banca presta effettivamente i soldi è la data di stipula. È da quel giorno che comincia il pagamento degli interessi. Ove possibile, è opportuno fare in modo che la data di stipula sia il più vicina possibile al pagamento della prima rata, perché nel periodo che va dalla stipula al pagamento della prima rata si pagano a vuoto interessi di pre-ammortamento. Riguardo poi al valore dell'ipoteca, molti istituti iscrivono un’ipoteca pari al 200% del valore dell'immobile, altri al 150%. La differenza non è di poco conto dato che la parcella notarile viene calcolata non sul prestito ma sul valore ipotecato.
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