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Il Governatore promette di continuare la rotazione di dirigenti e funzionari
La rivoluzione di Crocetta alla Regione
Bisogna cambiare schemi e modi della macchina burocratica
Il governatore Rosario Crocetta
La rotazione di dirigenti e funzionari continuerà. Parola del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che, dopo quello alla Formazione e al Territorio, si appresta a intervenire negli uffici degli altri assessorati. Nonostante le critiche e le resistenze andrà avanti. Ed infatti a Maurizio Bernava, il segretario siciliano della Cisl, che lo aveva fortemente criticato, Crocetta ha risposto così: «Queste sono le ipocrisie pirandelliane di una terra dove i sindacati da anni dicono che la macchina regionale è bloccata e che c'è la corruzione, però guai a toccare qualcuno».
«Con le parole - ha aggiunto - siamo tutti bravi sull'antimafia e la corruzione. Ma guai a fare provvedimenti. La rotazione è prevista dalla legge e non prevede concertazione. Rispettino piuttosto le prerogative e il presidente della Regione che applica la legge».
Crocetta è fortemente deciso ad andare avanti e spiega: «Sarà un modo di valorizzare risorse e competenze alla Regione. E ce ne sono, sappiatelo»
E lancia anche una provocazione: «Se cambiare schemi e metodi, modi di concepire l’Amministrazione regionale significa essere un dittatore, allora io sono un dittatore».
Anche perché, a quanto sembra, c’era qualche dirigente che magari non andava a lavoro con la Porsche o la Ferrari, ma sicuramente lo faceva con macchine di lusso o quasi. Troppo anche per chi percepisce un lato stipendio della regionale.
Ed in effetti sono diversi anni che tutti, in Sicilia e altrove, si sono resi conto che qualcosa alla Regione non andava. Crocetta alla presentazione della sua lista, il Megafono, per il Senato, ha raccontato: «C’è un’azienda privata che intasca otto milioni e 170 mila euro l’anno dal Consorzio autostrade siciliane, per svolgere il compito di sorveglianza, manutenzione del verde e progettazione.
Hanno due furgoni, la cui presenza è così discreta che non si vedono mai.
Per impiantare quattro oleandri, ci sembra una spesa eccessiva». Sarebbe interessante sapere a chi appartiene questa ditta e chi sono stati i suoi padrini politici, perché certamente li avrà avuti. E si lavora anche per realizzare un giro di vite strettissimo sull’abusivismo edilizio, una delle piaghe dell’isola, devastata da anni ed anni di speculazione. Altro fronte caldo che partirà a giorni è la riforma delle Province regionali e «non l’abolizione», precisa il Presidente.
Crocetta, quindi, procede deciso con l’approvazione e il sostegno della stragrande maggioranza dei siciliani ancora increduli per quello che realmente sembra stia avvenendo. E, intanto, all’Ars sta anche conquistando la sua maggioranza: dopo Nello Dipasquale stanno cominciando lentamente a spostarsi verso il Presidente, Pippo Gianni del Pd e l’intera pattuglia degli ex di Grande Sud. Un segnale forte, fortissimo anche questo. Speriamo che ce ne siano ancora tantissimi e che divengano anche qualcosa di più.
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