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Basta all’interruzione tra il lungomare di Aci Castello e quello di Aci Trezza
Chiesta la revoca della concessione balneare al Lido dei Ciclopi
Il sindaco Drago ha scritto alla Regione
Lido dei Ciclopi il progetto della passerella sul demanio marittimo
A forza di tirarla la corda si spezza”. Brucia il detto popolare a “Gli Ulivi S.p.A.”, la società che ha preso in gestione il Lido dei Ciclopi dopo che la struttura è stata confiscata alla mafia, trasformandola in uno dei luoghi di ritrovo più “in” della Riviera dei Ciclopi. Ma la suggestione del posto - una macchia di vegetazione mediterranea con la vista sul Castello e i Faraglioni - appannaggio di chi paga il biglietto di ingresso evidentemente non può essere ancora a lungo tollerata se alla comunità costa l’interruzione tra il lungomare di Acicastello e quello di Acitrezza. Non si sta parlando di chilometri e chilometri, ma di un pugno di metri del water front dati in concessione per esercitarvi l’impresa balneare. A scapito della fruibilità in sicurezza della Riviera stante che, ad oggi, passeggiare da Acicastello verso Acitrezza, e viceversa, significa ad un certo punto camminare lungo la strada statale a sua volta priva di marciapiede.
Dal concorso di idee alla consultazione dei residenti, in tutti questi anni- e sono tanti- i sindaci che si sono succeduti nel Comune di Acicastello non hanno mancato di mediare una soluzione per realizzare un collegamento permanente nel rispetto dell’impresa. Ma il vero sordo - si sa - è chi non vuol sentire con la conseguenza che la “Gli Ulivi S.p.A.” è stata oggetto sin dal 2011 di denunce da ignoti - dove si segnala l’uso di infrastrutture a forte impatto ambientale -, a seguito delle quali il sindaco in carica, Filippo Drago, ha emesso appena una settimana fa la “richiesta di revoca della concessione demaniale alla Regione Siciliana”. Nessuna relazione tra la revoca e la resistenza dimostrata dalla società ad acconsentire ad un attraversamento pedonale, precisa il sindaco, tuttavia “Gli Ulivi S.p.A.” è improvvisamente diventata remissiva anzi sta valutando di redigere a sue spese un progetto di passerella. Tutto questo intanto che si trova sotto scadenza di concessione.
La vicenda è finita in Commissione Ambiente dell’Ars, dove sono stati in audizione dal sindaco Drago e due movimenti civici: Creattiva e Centro Studi Acitrezza (CSA). Tra le altre, per la realizzazione dell’opera di collegamento è necessario un finanziamento regionale stante che l’Amministrazione comunale ha già dichiarato di non avere le risorse economiche.
«Per queste ragioni – ha spiegato Alberto Cambera di Creattiva - a nome dell’associazione che rappresento chiedo che presto siedano ad un tavolo l’Amministrazione comunale e l’amministratore di Gli Ulivi S.p.A., perché si trovi la soluzione per dare un collegamento permanente senza mettere a rischio i posti di lavoro. Ciò che soprattutto auspica Creattiva è che si evitino strumentalizzazioni in vista delle elezioni amministrative».
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