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Sono 400 i lavoratori che rischiano il posto di lavoro a causa della legge che elimina le Province
Dalla Consulta uno spiraglio per la Pubbliservizi
Sono quattrocento i dipendenti della Pubbliservizi s.p.a., partecipata della Provincia, che vivono con trepidazione il rischio di una eventuale perdita occupazionale, in applicazione dell’art. 4 della legge 135/2012, che impone l'alienazione, con procedura di evidenza pubblica delle partecipate degli Enti locali.
Le novità sulla spinosa questione sono state illustrate dal commissario straordinario della Provincia, Antonella Liotta, in un apposito incontro organizzato dal coordinatore della Task Force lavoro della Provincia, Totò Leotta, e al quale hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal, il presidente della Pubbliservizi, Vittorio Lo Presti, e diversi soggetti interessati all’argomento.
«Il Governo nazionale ha concesso la deroga di sei mesi rispetto al limite temporale stabilito dall'art. 4 previsto per lo scorso il 30 giugno. La Corte costituzionale, a sua volta, si è espressa lasciando intravedere uno spiraglio di “salvezza” per le partecipate virtuose, in merito al ricorso presentato da alcune Regioni a Statuto ordinario sulla legittimità della legge in questione - ha affermato il commissario Liotta -. L’apertura di nuovi scenari lascia ben sperare. Da una prima interpretazione della sentenza della Corte costituzionale si evince che la Legge Monti è andata oltre i limiti delle direttive comunitarie. Secondo quest’ultimo assunto - ha concluso il commissario - la Regione Siciliana, essendo a statuto speciale, continuerebbe ad esercitare l’esclusiva competenza in materia».
In questa fase di transizione si dovrà puntare alla riqualificazione e alla formazione del personale della società, partendo dalla realizzazione di un “Manuale operativo del controllo analogo” attraverso il quale sarà possibile focalizzare meglio criticità e virtù dell’azienda partecipata della Provincia.
«È essenziale attivarsi per riposizionare in settori strategici il portafoglio di servizi forniti dalla Pubbliservizi - ha sottolineato il commissario straordinario - che dovrà puntare all’offerta di prestazioni differenziate per essere competitiva e per soddisfare la richiesta del mercato, tenendo conto del panorama dei nuovi assetti che si creeranno a seguito dell’abolizione delle Province e dell’attribuzione delle loro funzioni ad altri enti o organismi».
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