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Dopo mesi di silenzio si torna a parlare dello stabilimento ex Fiat
Termine Imerese, arriva la cassa integrazione
A Novembre si torna a discutere di deindustrializzazione
Lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese
Sullo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese sembrava essere sceso il silenzio assoluto. Migliaia di lavoratori senza più alcuna speranza dopo tutti i fallimenti registrati nei mesi scorsi. Invece, sembra che adesso qualcosa cominci a muoversi.
Nell’incontro tra Regione Sicilia, azienda e sindacati con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero del Lavoro che si è svolto nei giorni scorsi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è stato raggiunto l’accordo per il ricorso alla cassa integrazione in deroga per la vertenza Fiat di Termini Imerese.
La cassa integrazione in deroga per 6 mesi - a partire da gennaio 2014 - verrà erogata grazie alle risorse che il Governo si è impegnato a mettere a disposizione.
Alla riunione - presieduta dal Sottosegretario Claudio De Vincenti e dal Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Carlo dell’Aringa - hanno partecipato l’assessore alle Attività Produttive della Regione Sicilia Linda Vancheri, il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, i parlamentari del territorio, Invitalia, la delegazione di Fiat Group Automobiles e PCMA di Termini Imerese, le organizzazioni sindacali nazionali, territoriali di categoria e le RSU.
II ricorso alla Cigs in deroga si colloca - è stato ribadito nel corso del confronto - all’interno di un quadro di progetti di reindustrializzazione di cui è stato puntualizzato lo stato di avanzamento e che ha l’obiettivo di aprire adeguate opportunità occupazionali per i lavoratori Fiat di Termini Imerese, nonché per quelli dell’indotto ad essa collegati.
In particolare, è stato confermato che proseguono le verifiche operative in merito ai tre progetti presentanti da primarie imprese nazionali e che, anche sulla base di tali iniziative, entro la metà del mese di novembre verrà rimodulato l’Accordo di Programma.
Una nuova verifica dello stato di avanzamento del processo di reindustrializzazione è stata prevista per la stessa data.
La cassa integrazione
guadagni straordinaria (CIGS)
A differenza delle integrazioni salariali ordinarie (CIGO), previste per riduzioni/sospensioni dell'attività lavorativa dovute a eventi temporanei e transitori, la CIGS è uno strumento di politica industriale finalizzato a fronteggiare gravi crisi o per consentire alle aziende di affrontare processi di ristrutturazione/riorganizzazione. La normativa di riferimento è costituita principalmente dalle seguenti leggi: L. n. 1115 del 5 novembre 1968, L. n. 164 del 20 maggio 1975 (art. 1 e 2), L. n. 223 del 23 luglio 1991, L. n. 236 del 1993 e L. n. 92 del 28 giugno 2012.
L'intervento della CIGS può essere richiesto per:
- ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione aziendale;
- crisi aziendale di particolare rilevanza sociale;
- procedure concorsuali (fallimento, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, ammissione al concordato preventivo consistente nella cessione dei beni), fino al 31.12.2015 e solo quando sussistano prospettive di continuazione o di ripresa dell'attività e di salvaguardia, anche parziale, dei livelli di occupazione, da valutare in base a parametri oggettivi definiti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali (D.M. 70750 del 4.12.2012).
(Fonte Inps)
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