L’inchiesta sull’appalto della nettezza urbana a Catania

Chiesto il rinvio a giudizio per tre dipendenti comunali

Un’altra tegola si è abbattuta sui dipendenti del comune di Catania. La Procura della Repubblica ha infatti chiesto il rinvio a giudizio dell’ex direttore del Servizio Ecologia Valerio Ferlito, del suo successore Anna Maria Li Destri e del capo dell’Avvocatura Giovanna Muscaglione. La richiesta è stata avanzata dopo le indagini riguardanti l’appalto di raccolta e smaltimento dei rifiuti della città di Catania. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche di Domenico Proto, rappresentante legale della Oikos di Misterbianco che si era aggiudicato l’appalto per l’importo di 160 milioni di euro. L’accusa per i due dirigenti e il funzionario è quella del reato di abuso d’ufficio per avere violato la legge n.68 del 1999, per l’imprenditore perché sarebbe stato l’istigatore, in quanto beneficiario, dei reati commessi. La Oikos, infatti, sarebbe dovuta essere esclusa dall’appalto perché priva del requisito essenziale della sua loro regolarità riguardo il rispetto degli obblighi relativi al diritto al lavoro dei disabili. Sarà il Gip del Tribunale di Catania, Loredana Pezzino, a decidere nel prossimo mese di dicembre. Intanto il comune di Catania precisa che l’altra vicenda, quella relativa all’affidamento dei servizi di manutenzione dei mezzi della Nettezza Urbana, che tra l’altro ha visto il licenziamento dell’architetto Anna Maria Li Destri (indagata per corruzione e turbativa d'asta), è diversa e completamente estranea a questa.