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Marella Ferrera: "La cultura non ha il posto che merita"
Proprio per la mancata assegnazione della delega al Turismo, che bene si legava con quella alla cultura, si vocifera che Marella Ferrera si sia voluta dimettere da assessore del sindaco Stancanelli. Sembrerebbe questa, infatti, insieme a molti altri, una delle ragioni che avrebbe portato la stilista, assessore alla cultura e ai Grandi Eventi dello Stancanelli "tecnico", a mollare l'incarico.
Secondo la Ferrera a Catania la Cultura non avrebbe il posto che merita, non sarebbe valutata per l'importanza che ricopre in tema di rilancio, anche economico, della città. La stilista ha parlato anche di battaglie per portare avanti progetti che, inesorabilmente, sarebbero stati destinati a impolverarsi sulla scrivania.
L'ex assessore non avrebbe, poi, digerito l'organizzazione della Notte Tricolore, in occasione delle celebrazioni per il centocinquant'anni dell'Unità d'Italia (non era presente nemmeno alla conferenza stampa), si vocifera che, in particolare, non le sarebbe andato giù il fatto che i soldi per il concerto al teatro Massimo siano stati prelevati dal suo assessorato.
Una mancanza di considerazione nei confronti della cultura che la Ferrera non avrebbe più tollerato, come d'altronde più volte da lei stessa dichiarato.
"Per un progetto che va in porto - ha affermato la stilista - tanti altri rimangono sul mio tavolo e non solo per un problema di risorse. A mancare è una visione globale e la programmazione".
Immediate le reazioni da parte degli esponenti del consiglio comunale: un segnale per tornare a una giunta "Politica" per Giacomo Bellavia (pdl); un rumoroso campanello d'allarme che non può essere ignorato Carmelo Sofia (Pd), una dimostrazione della perdita di stima da parte dei catanesi per Puccio La Rosa.
"È evidente che al di là delle dimissioni o meno di Marella Ferrera -ha commentato La Rosa - Catania oggi è priva di una guida credibile e manca di un progetto forte e concreto che consenta alla nostra comunità di pensare al presente e di avere un futuro".
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