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Fare il pieno in Sicilia costa troppo

Si faccia avanti chi in questi ultimi giorni, recandosi presso un benzinaio, non sia entrato in crisi per l'aumento esponenziale del prezzo del petrolio: la cosa si ripercuote sul costo della benzina, come succede anche negli altri paesi, ma l'Italia è la nazione che ne risente maggiormente, anche per colpa della sua alta tassazione, come dimostrato. L'aumento dei prezzi, quindi, apparentemente, non riguarderebbe solo l'Italia o l'Europa, ma anche gli Stati Uniti, dove gli automobilisti sono su tutte le furie per il prezzo della benzina. C'è da dire che forse gli americani (che pagano la benzina a poco più di 50 cent al litro) non sono proprio a conoscenza dei prezzi italiani: qui, la benzina sfiora 1.60 euro al litro, considerando che nel 2004 costava 1.059, per poi aumentare gradualmente (nel 2005,1.23; nel 2006, 1.248; nel 2007, 1.203; nel 2008, 1.394, per poi raggiungere il picco del 3 febbraio 2011, a 1.461).S olo i Paesi Bassi ci battono, con 1.661, seguono la Grecia(1.593), la Germania(1.495) e il Regno Unito (1.487). Il paese che non risente della crisi sembra essere la Russia, dove la benzina costa 0,65 al litro.
I consumatori sono stati già allertati fin dall'inizio della crisi libica (una delle cause dell'aumento del prezzo del petrolio, ma non l'unica). Nel Mezzogiorno, dove la concorrenza è minore, la benzina raggiunge il picco di 1.594 euro al litro, mentre nel Settentrione, un po' per la presenza di distributori no logo, un po'per la grande concorrenza, ci si mantiene mediamente attorno a 1.54 euro al litro. Il prezzo della benzina rimarrà stabile fino all'anno avvenire (Intesaconsumatori ha lasciato intendere che non ci saranno picchi in discesa). Ecco allora qualche saggio consiglio (preventivo!) da trasmettere ai consumatori che intendono affrontare la crisi senza cadere in preda al panico durante l'ennesimo rifornimento. Eliminate il piede pesante sull'acceleratore: oltre ad evitare incidenti e multe, consumerete meno benzina.
Abbiate una guida morbida, senza tirare le marce o accelerare "a singhiozzo". Non superate i 3000-3500 giri del motore, cercando di guidare a velocità costante e senza frenare bruscamente, ma abituatevi a rallentare scalando le marce. Con l'arrivo dell'estate,si sa, la tentazione di girare in su la manopola del climatizzatore è forte, ma sappiate che luci e condizionatore fanno consumare più benzina:spegnete i fari nelle strade urbane. Anche la scelta del benzinaio è importante, non vi recate presso il primo distributore che vi capita: abituatevi ai self service,dove si risparmia. Gonfiate le gomme in modo corretto,non solo quindi per la vostra sicurezza, curate la pulizia e la taratura del carburatore, dal filtro e delle candele. Spesso poi,tendiamo ad usare la macchina anche per fare un chilometro e poi sprechiamo 20 minuti di "giri"per trovare un posteggio; caricate il vostro bagaglio in un modo corretto, perché la pesantezza influisce sull'andatura della macchina. Tutto questo non servirà ad abbassare i prezzi del petrolio, ma almeno faremo in modo di risparmiare questo nostro prezioso "oro nero".

di Maria Luisa Sisinna. Pubblicato in Cronaca il 27/05/2011


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