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La compagnia irlandese conquista Fontanarossa: voli nazionali da dicembre, internazionali da aprile

Ryanair, 11 rotte da Catania e Comiso

Previsti un milione e mezzo di passeggeri e 1.200 posti di lavoro “in loco”

Da sinistra Bartolotta, Dibennardo, Mancini, o'leary, taverniti, Spataro, Alborante
Da sinistra Bartolotta, Dibennardo, Mancini, o'leary, taverniti, Spataro, Alborante

Sette nuove rotte da Catania (Bologna, Eindhoven, Madrid, Marsiglia, Roma Torino e Venezia-Treviso), quattro da Comiso (Dublino, Francoforte, Kaunas e Pisa) e Catania quarta nuova base italiana per il gruppo Ryanair che si aggiunge alle 62 già attive nel mondo. Sono questi i numeri presentati stamattina dal Chief executive, Michael O’Leary, della compagnia irlandese più famosa d’Europa nel settore low cost, che il prossimo anno festeggerà i trent’anni di attività, insieme a Enzo Taverniti e Gaetano Mancini, presidente e ad di Sac spa, e Rosario Dibennardo presidente della Soaco la società di gestione dell’aeroporto di Comiso.
Numeri che diventano a sei zeri se parliamo di obiettivi: un milione e duecentomila passeggeri su Fontanarossa è quello che persegue su Catania la compagnia con mille e duecento nuovi posti di lavoro in loco presso l’aeroporto di Catania. Più contenuti quelli per Comiso tramite cui intendono trasportare 250mila passeggeri creando sostenendo così 250 nuovi posti di lavoro in base a una ricerca Aci che prevede mille posti di lavoro in loco per ogni milione di passeggeri.
Ma in tutto questo gli ex lavoratori Wind Jet saranno presi in considerazione?
In base alle parole dello Chief O’Leary lo saranno in base alla professionalità che potranno dimostrare. Quindi se Ryanair cercherà macchinisti, hostess o operatori specializzati verrà preso in considerazione il curriculum e l’esperienza ma non c’è alcun accordo che privilegerà i dipendenti attualmente in cassa integrazione rispetto ad altri.
Due le date di inaugurazione per i voli da e per Fontanarossa, il 13 dicembre per quelli nazionali e il 14 aprile per quelli internazionali che si aggiungono al Catania-Orio al Serio già attivo da aprile 2013.
Le novità però non camminano mai da sole e così dal 1° dicembre (domenica scorsa, ndr) Ryanair ha adeguato la sua politica sul bagaglio accettando la borsa come bagaglio a mano senza un surplus di prezzo. Politica che dal 2014 si aggancerà a un’altra rivoluzione: il posto assegnato a bordo.
Insomma Ryanair entra finalmente dalla porta di Fontanarossa e con tanto di tappeto rosso. “L’accordo con Ryanair - ha affermato Mancini - è il frutto di un’intesa commerciale equa e alla pari, nella quale entrambe le aziende avranno da guadagnare. Gli aeroporti di Catania e Comiso accolgono a braccia aperte tutte le compagnie che decidono di investire sui nostri territori”.
Quanto ha inciso in questo ingresso la vicenda di Alitalia non si sa con precisione, ma tendiamo a credere che il peso sia alto e specifico. E non è un caso che le polemiche sollevate sul Corriere della Sera pochi giorni fa (su bagaglio a mano e posti assegnati) siano stati spazzati via in un flash.
Non ci resta che sperare in un colpo di mano per riportare in serie A l’aeroporto etneo e tutta la struttura viaria della provincia dopo il declassamento confermato da Bruxelles. Declassamento che, secondo l’assessore regionale Bartolotta, non è statico ma suscettibile di variazioni.
Intanto però le cose da fare non mancano. E se il traffico immaginato da Ryanair sarà reale la prima cosa da fare è quella di migliorare le vie d’accesso per Fontanarossa. Una su tutte l’uscita della tangenziale per chi proviene da Catania. Se è impraticabile adesso, figuratevi dopo.

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