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Catania Bene Comune critica le scelte dell’Amministrazione: “Rette troppo alte”

Asili nido, ancora polemiche

Enzo Bianco: «Uccelli del malaugurio»

Il sindaco Enzo Bianco e l'assessore Fiorentino Trojano all'inaugurazione di un asilo nido
Il sindaco Enzo Bianco e l'assessore Fiorentino Trojano all'inaugurazione di un asilo nido

Continuano le polemiche sugli asili nido di Catania. Il piano dell’amministrazione Bianco non convince né l’opposizione politica ma neppure molti operatori ed operatrici del settore. Secondo questi ultimi poiché molti asili nido si trovano in quartieri periferici, non saranno tantissime le famiglie che si potranno permettere di spendere 145 euro per il tempo pieno e quindi le previsioni dell'amministrazione rischiano di essere smentite dai fatti.
Il sindaco Enzo Bianco non si sottrae allo scontro politico e inaugurando nei giorni scorsi un asilo nido ha dichiarato: «C’erano uccelli del malaugurio che spingevano perché questo servizio cessasse. La nostra risposta è questa: gli asili nido hanno riaperto e ci saranno più bambini e più servizi, come quelli di neuropsichiatria infantile e l'assistenza psicologica alle famiglie».
«Riaprono tutti gli asili nido nella città - ha aggiunto Bianco - e nel giro di qualche settimana potremo essere a pieno regime. Abbiamo allungato la fascia oraria fino alle 18,30 e si aprirà anche nel mese di luglio, abbiamo ridotto il costo e lo ridurremo ulteriormente non appena arriveranno i finanziamenti previsti. Moltissimi bambini potranno poi fruire degli asili di caseggiato, assolutamente gratuiti. Insomma, grazie in particolare all’assessore Trojano, questo programma fa di Catania una delle città del Meridione con maggiore attenzione nei confronti dell’infanzia».
Immediata la risposta di Catania Bene Comune:« Nostra colpa sarebbe quella di aver detto la verità su quello che sta accadendo negli asili nido comunali: rette molto più alte, esternalizzazione ai privati del servizio, creazione di asili di serie C per ghettizzare i bambini dei nuclei familiari meno abbienti. La verità a volte è scomoda, lo capiamo, ma ci piacerebbe che l'amministrazione comunale invece di liquidare volgarmente ogni critica si rendesse conto che non tutte e non tutti siamo disponibili ad accontentarci continuamente del meno peggio. Noi vogliamo bene a Catania e non ci comporteremo mai da servi sciocchi: forse è questo che dà fastidio al Sindaco Bianco?»
Secondo Catania Bene comune «gli asili nido, anche se il consiglio comunale su pressione della protesta di genitori e lavoratori ha migliorato le tariffe rendendole un po' più graduali, riapriranno con rette molto più alte dell'anno scorso: un nucleo familiare con un reddito fino a 6198 euro e che fino all'anno scorso aveva l'accesso gratuito per il tempo corto e pagava 24 euro per il tempo pieno, sarà costretto a pagare, ammesso che rientri nei limitati posti disponibili per le fasce svantaggiate, 55 euro al mese per il tempo corto e 145 euro per il tempo pieno. Inoltre l'amministrazione Bianco ha avviato la progressiva esternalizzazione totale del servizio che, nel giro di qualche anno, sarà affidato integralmente a privati. Come se non bastasse Giunta e Consiglio Comunale non hanno ancora destinato neanche un euro alla copertura di quel capitolo di bilancio che dovrebbe consentire l'accesso gratuito agli asili nido dei bambini provenienti dai nuclei familiari meno abbienti. Infine la riforma degli asili rischia di lasciare senza lavoro decine di lavoratrici ausiliarie».

Pubblicato in Cronaca il 17/01/2014 Scarica il pdf


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