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Il Catania ha conquistato al Massimino 23 dei suoi 29 punti anche grazie all'estro di Paglialunga e Ricchiuti

Una grande squadra ma solo al “Cibali”

Adesso bisogna vincere anche fuori casa

Il presidente del Calcio Catania Nino Pulvirenti
Il presidente del Calcio Catania Nino Pulvirenti

Squadra che vince non si cambia. Nino Pulvirenti, presidente del Catania, è intenzionato a mantenere alla lettera questo antico detto e a chiunque chieda i suoi giocatori sbatte con gentilezza una porta in faccia che sia questo un dirigente del Milan (vedi caso Lodi) o del Genoa (leggi Marchese). Maran potrà quindi contare sui suoi big, quanto meno fino a giugno. Poi con una finestra di mercato più ampia, ci sarà il tempo per fare delle cessioni illustri e fare quegli innesti necessari per non spezzare gli equilibri che questa squadra ha raggiunto. Una formazione capace nella prima giornata del girone di ritorno di battere la Roma per 1-0. Una sfida certamente sofferta, dove gli etnei si sono mostrati ancora più camaleontici del solito. Un primo tempo sottotono e un secondo tempo da grande squadra. “Il merito è dei ragazzi che vanno in campo”, dichiarerà alla fine Rolando Maran. In squadra ognuno ha il suo compito e tutti lo svolgono al meglio.
Ed anche quando i cambi si effettuano in corsa, chi ha giocato meno riesce comunque a dare quell’apporto, piccolo o grande che sia, per fare di questo Catania una “piccola grande squadra”. Due nomi su tutti vanno fatti: Mario Paglialunga e Adrian Ricchiuti. Entrambi ai margini di una squadra che sembrava non avere spazio per il loro estro, si sono allenati hanno fatto “gruppo”, fino a quando è arrivato anche il loro momento.
Per Paglialunga contro il Torino è anche arrivata la gioia del gol, per Ricchiuti una prestazione pregevole, anche se per pochi minuti contro la Roma. E così anche la formazione di Zeman si è dovuta inchinare ad un Catania che al Massimino ha costruito le sue fortune: 23 dei 29 punti sono stati conquistati tra le mura amiche.
Adesso per diventare grandi bisognerà invertire la tendenza in trasferta. Il Genoa, che attende il Catania a Marassi per la seconda giornata del girone di ritorno, non sarà un avversario facile da affrontare, ma se si parte da quanto buono fatto contro la Roma certamente si potrà portare a casa qualcosa di positivo.
Peseranno nell’economia della formazione le assenze degli squalificati Lodi, Almiron e Bellusci. Con i due difensori ko la difesa sarà totalmente da reinventare. Si spera nel recupero dell’argentino Alvarez in modo che possa tornare al suo posto sulla fascia destra. Al centro Rolin è il favorito per far coppia con Spolli. A meno che Maran non decida per un cambio di modulo, con una difesa a tre, le scelte sembrano ben delineate. Con quasi trenta punti già acquisiti e ancora diciotto gare da disputare, pensare di ottenere un piazzamento storico sembra possibile.

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