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Quinto titolo consecutivo, 19 negli ultimi 20 anni

Formoline ancora campione d'Italia

Il successo del mix tra veterane e giovani

Tricolore numero diciannove. Sta diventando un appuntamento fisso quello di rimpinguare ogni anno a maggio la bacheca della società del presidente Nello Russo. Non che sia così semplice farlo ma le imprese bisogna comunque rimarcarle. E alla Formoline serviva proprio un'impresa in gara 3 contro Rapallo che l'aveva costretta alla "bella" da disputare in casa.
Ed è qui che si è vista la differenza tra chi è campione d'Italia e chi non lo è: intanto è così diventato importante il piazzamento nella regular season che ha permesso alle catanesi di giocarsi il titolo in casa, e poi la partita decisiva, quella del tutto o niente, è stata un vero e proprio show dove si è vista una grandissima squadra giocare anche con il cuore. Le veterane hanno sfoderato una prova olimpica, le più giovani han fatto vedere a tutti perché già a questa età sono state scelte per giocare in pianta stabile nella squadra più forte della pallanuoto italiana. Anche se qualcuno non si meraviglierà più di tanto, la verità è che le catanesi hanno vinto lo Scudetto, in modo indiscutibile, per la diciannovesima volta, concludendo così la stagione in modo trionfale con l'ennesimo tricolore.
Il 10-8 al Rapallo in Gara 3 della finale dei Play-Off Scudetto, a dispetto del punteggio è stata una partita condotta in testa sin dal principio, con il primo tempo combattutissimo e vinto 3-2. L'unico svantaggio è arrivato a inizio secondo tempo ma una gigantesca Tania Di Mario ha riportato subito le catanesi sul pari. Neanche l'espulsione di Blanca Gil e del coach rossazzurro Pierluigi Formiconi ha fermato le catanesi. Chiusa 6-4 metà gara, poi il terzo tempo non ha avuto storia: un 3-1 che ha vanificato il tentativo di rimonta delle ospiti. Arriva così il diciannovesimo tricolore su ventuno finali disputate, un ruolino di marcia imbattibile e unico che fa della città di Catania la capitale della pallanuoto femminile ancora una volta.
È stata un'annata certamente particolare ma quello che ha fatto la differenza è la mentalità di questa squadra e di questa società che già da ora è al lavoro per cercare di conquistare lo scudetto numero 20, perché le vittorie a certi livelli non arrivano mai per caso ma solo lavorando. E forse il lavoro più importante è stato fatto col settore giovanile di Martina Miceli che ha sottolineato nel dopopartita di domenica scorsa questa fondamentale cosa che può garantire ancora lustro al futuro dell'Orizzonte: "Tutte le nostre giovani giocano già come delle veterane. La partita di Peppina Ricciardi e di Rosaria Aiello è stata strepitosa e abbiamo vinto anche grazie alle loro prodezze". Parole che da sole garantiscono un avvenire pieno di altri tricolori. Ma per adesso godiamoci questo meraviglioso diciannovesimo titolo.

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