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Il mondo dell'auto corre in internet

La scelta dell'automobile cambia. Il secondo grande investimento della vita di ogni giorno, dopo quello della casa, si adatta al cambiamento dei tempi e sceglie la rete. Mentre prima tutto era regolato dai pareri degli amici e delle riviste specializzate oggi gli italiani scelgono internet. A dirlo non è soltanto l'esperienza di tutti i giorni ma una ricerca di Google che ha presentato i risultati a Verona dinanzi ai maggiori operatori del settore.
La percentuale di coloro che si affidano alla rete ha sorpassato quelli che si recano nell'autosalone di turno. È infatti del 43% contro il 37% di coloro che vanno dal venditore. Solo piccole percentuali residue per chi si affida al parere di amici e parenti e alle riviste specializzate. Soprattutto in quest'ultimo caso la rete ha eroso un potere che da diversi anni sembrava incontrastato. Diversi infatti sono i siti e i blog che permettono di avere una buona informazione.
Stesso discorso per le auto usate. Anche in questo settore continuano a mantenere la leadership le riviste di annunci spesso sdoppiate nelle due versioni, cartaceo e internet. Una consultazione che viene affiancata con quella dei siti specializzati usati anche per affinare risultati e ricerche.
Una rivoluzione che sta colpendo anche il settore dei ricambi con ottimi risultati negli Stati Uniti e in Germania. Settori di nicchia dove tutte le principali aziende ha scelto di affidarsi alla rete per essere raggiungibile dagli utenti.
Una sorta di voler tutto e subito che sta radicalmente cambiando le nostre esperienze di ogni giorno. Per il grande investimento dell'auto quindi non si aspetta solo d'andare in concessionaria. Prima si comparano le offerte comodamente seduti a tavola dove, a volte, si riescono a trovare maggiori informazioni rispetto al contatto diretto nell'autosalone. La prima scrematura dunque viene fatta autonomamente e solo successivamente ci si reca per vedere live il bene da acquistare.
Di conseguenza anche i grandi del settore decidono di puntare fortemente nella rete con un investimento pubblicitario in crescita del 15%.

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Fantapolitica

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