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Battuta d’arresto a Verona contro il Chiedo ma la salvezza è ancora possibile
A Genova per vincere
Intanto si cerca la cura contro il mal di trasferte
Rolando Maran
Una sconfitta che pesa come un macigno, ma non pregiudica del tutto la corsa verso la salvezza.
Il Catania dopo quattro risultati utili consecutivi si ferma a Verona contro il Chievo, tornando a casa con un pesante 2-0. Tuttavia, nonostante il passo indietro rispetto alle ultime settimane, la situazione in fondo alla classifica resta assai fluida, quindi quello di domenica scorsa deve essere necessariamente considerato come uno spiacevole scivolone, perché la zona tranquilla della classifica, quando mancano tredici giornate alla fine del campionato dista appena due punti.
Si attende un immediato riscatto - è doveroso che arrivi - per non sprecare un patrimonio come la serie A. Ciò significa che il Catania è obbligato a vincere contro il Genoa per continuare ad alimentare le speranze salvezza. I rossoazzurri incontreranno domenica prossima 2 marzo alle 15 la compagine rossoblù: impegno difficilissimo in trasferta per la formazione di Rolando Maran che dovrà rinunciare allo squalificato Bergessio e agli infortunati Almiron, Leto e Barrientos. Probabile l’assenza anche di Lucas Castro, che a Verona ha è uscito dolorante con una fortissima contusione alla tibia. Gli esami clinici non hanno evidenziato fratture, ma Maran deciderà solo a ridosso del match se impiegarlo o meno. Contro il Genoa, dunque, si dovrà totalmente reiventare l’attacco.
Sarà forse l’occasione per vedere una prima linea inedita con Fedato, Keko e uno tra Boateng e Petkovic, salvo decisioni dell’ultimo momento. Probabili novità in porta, dove Alberto Frison potrebbe sostituire Andujar, apparso poco reattivo in alcune occasioni.
Difesa confermata in toto, nonostante i due gol subiti.
Peruzzi e Alvarez sugli esterni e Bellusci e Spolli al centro. Nessuna novità neanche in mediana. Chiavi del centrocampo a Lodi, che agirà con Izco e Rinaudo. Il Catania che non ha più il tempo per recriminare deve ottenere i tre punti contro la squadra del presidente Preziosi senza ma e senza se. Nessuna illusione sarà difficile, molto difficile, ma bisogna scacciare i cattivi pensieri per allontanare lo spettro della B.
Un ex speciale
Quella di domenica sarà una partita particolare per Giovanni Marchese che per la prima volta affronterà il “suo” Catania dopo il travagliato e doloroso addio della scorsa estate. All’andata era un assente forzato a causa della squalifica legata alla vicenda calcioscommesse, che lo aveva tenuto lontano dal rettangolo verde. Giovanni, che è nato a Caltanissetta e col Catania conta 93 partite e 5 gol tra serie B e serie A, è da sempre tifoso rossoazzurro e alla vigilia di un match così delicato non ha nascosto tutta la sua emozione nell’incontrare la sua ex squadra.
Hanno detto
Rolando Maran, allenatore del Catania, proverà a dare la scossa per ottenere la massima posta in palio nel prossimo match.
“Contro il Chievo non siamo riusciti a essere efficaci come volevamo - ha dichiarato – ma contro il Genoa reagiremo. Le assenze contemporanee di Barrientos, Bergessio e Castro non devono preoccuparci. I gol? Vi sono periodi in cui le marcature arrivano con più fatica e altri meno. Dobbiamo capire come mai il nostro indice di pericolosità in zona gol è stato cosi deficitario nel secondo tempo di domenica scorsa e fare i giusti accorgimenti per non commettere più errori”.
Nicolas Spolli,
difensore del Catania
“Sappiamo che sarà una lotta fino alla fine, ma dobbiamo cercare di migliorare e vincere la prossima partita - ha dichiarato -.
Sappiamo di dover correggere molte cose e cancellare gli errori, ma sarà fino alla fine difficile. Solo vincendo puoi uscire dalla zona calda: dobbiamo trovare equilibrio mentale anche noi. La classifica? Penso che fino al Cagliari (che di punti in classifica ne ha 21, nda) rischiano tutte.
È una battaglia: ci mancano 13 finali da giocare e non possiamo lasciare scappare nessuna squadra. È un’annata iniziata male e continua a non essere positiva.
Dobbiamo essere bravi a guardare avanti con tutte le difficoltà che abbiamo”.
E sulle assenze: “Boateng e Fedato sono importanti, ma Barrientos, Bergessio e Castro sono fondamentali - dichiara -.
Siamo abituati a questo tipo di stress, ma dobbiamo dare di più tutti quanti. Abbiamo fiducia e le carte in regola per salvarci, basta una vittoria per risollevarsi”.
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