Lo sport come rimedio salutare nella terza età

La pratica dell’attività fisica nella terza età viene considerata dagli esperti del settore come un vero rimedio salutare agli effetti sfavorevoli sulla salute indotti dalla vita sedentaria. Un dato di fatto incontrovertibile è che l’invecchiamento conduce ad effetti opposti a quelli prodotti dall’attività fisica. A partire dalla terza decade della vita la massima capacità di prestazione fisica comincia a ridursi. Questa è dovuta a indicazioni tipiche e funzionali dei vari apparati e quindi anche di quello cardiovascolare. Sicché possiamo avere soggetti che anche in età avanzata mantengono giovane l’apparato cardiovascolare ed altri che, senza avere importanti quadri patologici, mostrano precocemente il deterioramento del tempo.
Si ritiene inoltre oggi che anche il volume del cuore con l’età si riduca. Il grande studioso Per-Olof Åstrand ritiene che quanto maggiore è il volume di un cuore sano tanto maggiore saranno i suoi parametri emodinamici. Gli effetti benefici dell’attività sportiva, correttamente e regolarmente praticata, inducono nell’apparato cardiovascolare effetti sostanzialmente non dissimili, qualitativamente, a quelli che si verificano nel giovane. Anche con carichi di lavoro diversi. L’attività fisica, specie se costantemente praticata, mantiene il volume del cuore a quelli superiori dei non praticanti. Concludendo viene confermato che la pratica di attività fisica nella terza età consente di mantenere una migliore efficienza fisica, ossia di vivere meglio in salute. Un razionale programma sportivo, indipendente dall’età e dal sesso, consente non solo a veterani dello sport, ma anche a sedentari di recuperare e mantenere una ottima efficienza fisica e psichica. Il tutto si può ottenere con una buona dose di volontà a non abbandonare gli allenamenti sportivi giornalieri cosi facendo si potranno sempre ottenere ottimi risultati.

di Gifa. Pubblicato in Attualità il 15/11/2013 Scarica il pdf