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A Catania un convegno sul futuro del trasporto ferrato nell'isola

Ferrovie in Sicilia, tra chimere e realtà

Gli interventi di Burtone, Bianco, Gibiino e D'Asero

Dare un taglio netto all'immobilismo del passato, ricominciando con un approccio nuovo, una programmazione concertata tra tutti i soggetti in campo: FS, istituzioni, operatori economici, cittadini. Il futuro dell'infrastruttura ferroviaria sull'Isola è stato al centro dell'incontro organizzato da Siciliaway presso la sede catanese dell'Assemblea Regionale Siciliana. Mentre Ferrovie continua ad investire nelle regioni del centro e del nord del Paese, tra alta velocità e faraoniche stazioni, l'infrastruttura ferroviaria siciliana non riesce a rappresentare una valida alternativa all'asfalto.
Soli 30 milioni di euro nel 2011, circa 50 milioni nel 2012. Le somme stanziate da RFI per la manutenzione straordinaria della rete dell'Isola (categoria armamento) sono sì importanti, ma non sufficienti ai fini di un implemento significativo dell'infrastruttura. L'impegno economico dell'azienda del gruppo FS destinato alla Sicilia mette anche fortemente in dubbio la fattibilità del progetto miliardario per la realizzazione della nuova linea Catania-Palermo, opera che prevede, tra l'altro, la costruzione di un tunnel attraverso i Nebrodi da realizzarsi con 13 anni di lavori. Un progetto ambizioso, che ben poco sembra conciliarsi con le politiche di austerity messe in atto dal governo nazionale.
Se le grandi opere suonano come utopia, migliorare l'esistente è invece priorità, sulla Palermo-Catania come altrove. Nel corso dell'incontro, al quale hanno preso parte i parlamentari del Pdl Vincenzo Gibiino e Nino D'Asero e del Pd Enzo Bianco e Giovanni Burtone, Siciliaway ha presentato uno studio sulla velocizzazione "low-cost" della tratta ferroviaria che collega il capoluogo etneo a quello regionale.
Lo studio sulla velocizzazione della linea esistente, realizzato da CLF Catania per conto di Siciliaway, evidenzia come attraverso semplici interventi di manutenzione straordinaria e modeste varianti del binario (tempo di realizzazione 2 anni dall'inizio della progettazione), sia possibile dare nuova linfa ad un tracciato ferroviario storico ed oggi poco utilizzato a causa di tempi di percorrenza particolarmente lunghi.
Interessanti, ovviamente, gli interventi dei quattro parlamentari. "Le infrastrutture sono il nodo fondamentale per lo sviluppo della Regione ed è necessario sciogliere il nodo dei trasporti, e in particolar modo quello ferroviario, decisivo per la nostra terra. Quindi è necessario scegliere una strada e puntarla con determinazione.", ha sottolineato il senatore Bianco.
"Per tanti anni abbiamo sentito che l'Italia andasse a due velocità. Se questo è accaduto nel passato, non può accadere nel presente o nel futuro" ha detto dal canto suo Gibiino.
"Le infrastrutture sono la prima pietra su cui fare crescere ogni altra iniziativa" ha aggiunto D'Asero e Burtone ha concluso: "Ci sono studi che dimostrano che in poco tempo si potrebbe realizzare un miglioramento serio e si potrebbe raggiungere da Catania, Palermo in due ore e venti minuti. Risultato importantissimo che avrebbe un ancoraggio con l'ipotesi di uno sviluppo serio delle nostre comunità. Bisogna impegnarsi per costringere Ferrovie a fare fino in fondo la propria parte".

Pubblicato in Cronaca il 18/05/2012


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